
«Siate solo per la pace, mai per la violenza»
L’esortazione del vescovo Maurizio ai giovani partecipanti all’iniziativa “Frammenti di carità” all’Ausiliatrice di Lodi
Lodi
«Ai giovani dico siate solo per la pace, mai per la violenza». Chiamata a raccolta per tutti i giovani della diocesi di Lodi grazie all’iniziativa “Frammenti di carità”, ieri sera alla parrocchia Ausiliatrice in viale Rimembranze a Lodi.

A portare il suo saluto ai molti giovani che hanno partecipato al Giubileo dell’estate 2025, ma più in generale a tutti i ragazzi della diocesi, anche il vescovo Maurizio, che rivolgendosi ai presenti ha spiegato come «quando si ricorda che il 3 ottobre 1226 avvenne il pio transito di Francesco, riconosciamo il dono della fede e della speranza comprendendo che più grande di tutte è la carità, in cui fiorirà il Giubileo. Il pensiero deve andare alla parola di Giovanni, “Dio è amore”. Francesco era tutto e solo amore, fuoco di carità. Quando si concede tutto e solo all’amore, il congedo lo si prende dal timore. Se si riceve la chiamata è come afferrare il cielo e portarlo alla terra in cui siamo. Solo l’amore ci terrà in piedi. La libertà è vera, e grande. Sarà appagata e appagante, giorno per giorno. Via alla pace è la carità, mentre la violenza è utopia: perciò un avvertimento, non lasciatevi irretire dal fascino dell’odio, impegnate la libertà perché dica il suo no prontamente. Ai giovani dico cambiate voi stessi e cambierete il mondo. Siate solo per la pace, mai per la violenza».

L’appuntamento, coordinato dall’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile del diretto don Enrico Bastia, ha sancito l’inizio dell’Anno pastorale, in special modo per i giovani, che alle spalle hanno l’estate con il Giubileo e il Giubileo dei giovani a Tor Vergata con Papa Leone, mentre di fronte ci sono i mesi che vedranno concludersi per la Chiesa l’Anno santo, voluto da Papa Francesco e dedicato alla Speranza. «I ragazzi hanno lavorato su quattro livelli dell’amore, ossia sentire, amare se stessi, Dio e il prossimo, e divisi in otto gruppi hanno cercato di formare un inno alla carità - ha spiegato don Bastia -. Quindi il momento di preghiera con il vescovo dedicato anche ai futuri diaconi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA