QUARESIMA La carità diocesana aiuterà
turchi e siriani colpiti dal sisma

Domani la consegna delle offerte nelle mani del vescovo

Cinquantamila morti, più di centomila feriti, innumerevoli sfollati in quella che è una crisi nella crisi, il terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria ormai quasi due mesi fa, le cui conseguenze sono ferite ancora aperte per la popolazione stremata. La Quaresima di carità organizzata ogni anno dalla diocesi è stata dedicata alla raccolta fondi per le persone colpite dal terremoto: famiglie che non possono rientrare in case pericolanti, che si ammassano nei campi di accoglienza, in tre o quattro famiglie per una tenda.

«La celebrazione dell’Eucarestia - afferma il Libro sinodale, con parole particolarmente adeguate in questo anno eucaristico - acquista il suo vero significato solo se si completa con le opere della carità. Dall’Eucarestia scaturisce infatti un impegno preciso per la comunità cristiana: testimoniare visibilmente e nelle opere il mistero di amore che accoglie nella fede».

La settimana scorsa, in tutte le parrocchie della diocesi, sono state raccolte le offerte per questa drammatica situazione, e domani, nella celebrazione della V domenica di Quaresima, il vescovo Maurizio riceverà dai rappresentanti parrocchiali il frutto delle raccolte. La celebrazione liturgica, in cattedrale, sarà alle ore 18, e sarà presieduta da monsignor Malvestiti.

Sempre domani, inoltre, ci sarà

l’annuale incontro dei Cpae e degli incaricati parrocchiali del “Sovvenire”. L’appuntamento è nell’aula magna delle Scuole Diocesane (via Legnano, 24), con inizio alle ore 16. Il programma prevede - alle 16: accoglienza; ore 16.15: preghiera; a seguire, interventi di monsignor Bassiano Uggè sul tema “Il Consiglio Affari Economici Parrocchiale nel XIV Sinodo Diocesano”; monsignor Luigi Rossi su “La nuova piattaforma Unio” e “Il nuovo decreto per la straordinaria amministrazione”; don Carlo Granata, sulla situazione dell’8xmille, “Importanti iniziative nazionali” e “Alcune esperienze diocesane”.

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