Primo maggio e mese mariano,la Messa a cascina Buttintrocca

Mercoledì 1 a Mulazzano la celebrazione presieduta dal vescovo Maurizio

Per l’inizio del mese mariano, quest’anno lasciamo risuonare le parole quasi poetiche di Papa Benedetto XVI: «L’espressione “mese mariano” - scriveva Joseph Ratzinger in un libro, parlando del culto di Maria - risveglia in me, come nella maggior parte dei cristiani cattolici, diversi ricordi. Ho davanti agli occhi la chiesa adorna, ricolma del profumo dei fiori primaverili; e poi le luci, e i canti in cui risuonano calore, cordialità e fiducia. Non regnano le rigide leggi formali della liturgia, bensì la semplice religiosità del popolo, che ama il colore, il suono e i sentimenti forti. L’atmosfera primaverile si riflette nello spazio della chiesa; il fiorire della natura, l’aria tiepida delle sere di maggio, l’allegria della gente in un mondo che si rinnova... tutto questo traspare. In questa atmosfera particolarissima ha il suo posto la venerazione di Maria, perché lei, la Vergine, rappresenta la fede come gioventù, come nuovo inizio di Dio in un mondo invecchiato; incarna l’essere cristiani come giovinezza del cuore, come bellezza e disponibile attesa di ciò che verrà».

L’appuntamento

La sera del primo giorno di maggio, si rinnova così la tradizionale cerimonia che apre il mese mariano: quest’anno la celebrazione del vescovo si terrà alle ore 21 presso la cascina Buttintrocca, nel comune di Casalmaiocco (ma in parrocchia di Mulazzano). Come sempre, sarà un appuntamento dedicato non soltanto alla figura di Maria, ma anche al lavoro, come elemento fondamentale per lo sviluppo della dignità umana, e che in quanto tale deve essere sicuro, giusto, onesto, inclusivo, come lo stesso vescovo Maurizio ha ricordato ad esempio due anni fa, usando parole forti: « Il lavoro deve essere umano già nelle condizioni di partenza, e rimanere umanizzante nel metodo della sua conduzione, e in ogni tappa del perseguimento del profitto - ha detto, elencando la necessità di «adeguata tutela sanitaria, aggiornamento, qualificazione, attenzione al fine rapporto e alla grande stagione pensionistica che rimane una risorsa sociale per la provvidenziale disponibilità al volontariato familiare, ecclesiale e sociale, mai dimenticando il lavoro per i giovani e il ruolo della donna». Unire il tema del lavoro alla preghiera mariana è così segno della volontà di guardare al lavoro non solo come mezzo di sostentamento, ma come luogo in cui la persona umana è in grado di fiorire per far fiorire il mondo.

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