Preti, le prospettive del dopo assemblea

Il consiglio presbiterale rilancia l’impegno per le missioni

Giovedì 24 febbraio presso la sala San Bassiano del Seminario diocesano è stato convocato dal Vescovo Merisi, in seduta straordinaria, il Consiglio presbiterale. All’ordine del giorno la ripresa di quanto è emerso nella tre giorni di aggiornamento del clero di gennaio e le missioni diocesane..

Dopo alcune comunicazioni di rito del Vescovo sono intervenuti don Attilio Mazzoni, don Enzo Raimondi in sostituzione di don Guglielmo Cazzulani che non ha potuto essere presente e don Pierluigi Leva per illustrare in modo sintetico ciò che è affiorato nel vivace dibattito che ha caratterizzato la tradizionale tre giorni di aggiornamento pastorale dedicata però quest’anno all’approfondimento di alcuni temi emersi nell’Assemblea del clero del maggio scorso. Sono state indicate come proposte concrete il ripensamento del ruolo del vicariato entro il discorso di un necessario ripensamento pastorale, il rilancio dei ritiri spirituali e la proposta di esercizi spirituali per i sacerdoti organizzati in diocesi per quanto riguarda invece il tema della vita spirituale ed infine, a proposito del tema delle relazioni, si è puntato sulla progettazione di strutture capaci di accogliere i sacerdoti malati piuttosto che al momento delle dimissioni previste al raggiungimento del settantacinquesimo anno di età, insieme alla formulazione di ipotesi concrete per la promozione di qualche forma di vita comune. Il dibattito è stato volutamente concentrato su questi ultimi aspetti prevedendo già a livello di Consiglio di presidenza dell’organismo diocesano una calendarizzazione per le due tematiche precedenti: aggiornamento pastorale e vita spirituale. Si è convenuto sul bisogno di provvedere ad una struttura protetta presso una casa di riposo esistente, prevedendo uno spazio dedicato ai sacerdoti con un accompagnamento ed una cura specifica.

Più opinabile il tentativo di pensare ad una struttura intermedia per chi non ha bisogno ancora di una assistenza sanitaria continuativa e infermieristica e tuttavia con il bisogno di qualche attenzione, ma soprattutto di avere uno spazio accogliente, curato, magari in comune con altri confratelli. A decidere quale soluzione potrà risultare migliore tra un ripensamento radicale dell’attuale Casa del Sacro Cuore, piuttosto che ristrutturare una parte del Seminario allo scopo, sarà una commissione apposita, istituita dal Vescovo durante la seduta del Consiglio e che oltre ad essere formata da alcuni preti impegnati o interessati direttamente si avvarrà del parere di alcuni esperti. I risultati volti ad approdare ad una decisione concreta e fattibile verranno presentati al Consiglio Presbiterale nella seduta di giugno. Da più parti si è poi sottolineato l’importanza di prevedere comunque per i sacerdoti anziani più soluzioni che, pur evitando la dispersione che andrebbe a discapito di una attenzione specifica e dedicata, lascino aperta la possibilità anche di forme di collaborazione con le parrocchie, magari di vita comune con sacerdoti ancora giovani e attivi nella pastorale. Proprio a proposito della vita comune si è indicato il bisogno di una riflessione specifica che offra indicazioni che vadano nella direzione di un sostegno a diverse forme in cui poter dar corso a questa esperienza.

L’ultimo punto all’ordine del giorno prevedeva la questione delle missioni diocesane. Sollecitato dal Vescovo il Consiglio ha sostenuto all’unanimità la decisione di continuare l’esperienza delle missioni diocesane, specificatamente di continuare questo impegno in America Latina.

L’orientamento è quello dell’invio di due sacerdoti in Uruguay, precisamente nella parrocchia di Cardona della diocesi di Mercedes.

Al vescovo il compito di indicare al più presto i due sacerdoti designati tra quelli che hanno dato o vorranno dare la propria disponibilità.

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