
Per l’Assunta l’appello di pace del vescovo per l’Ucraina e la Terrasanta
Lodi Il pontificale venerdì mattina in cattedrale
Lodi
“All’Assunta è dedicata la nostra cattedrale ed è lei la patrona della parrocchia dell’Assunta. Abbiamo qui il cuore della nostra Chiesa lodigiana che pulsa”. E nella Cattedrale il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti ha presieduto alla Messa delle 9.30 il 15 agosto e ha esortato: “La coscienza non si abitui alla mediocrità. Riconosciamo i nostri peccati nel sincero pentimento e consegniamoli al perdono di Dio: con l’assoluzione avremo pace. Maria è il modello più alto di questa trasparenza davanti a Dio. Con il Sì di Nazareth – ha affermato - Maria divenne casa di Dio nell’intera sua esistenza. Le porte della sua libertà rimasero sempre spalancate. Per questo è chiamata “porta del cielo”. Lei ci ha ricevuti ai piedi della croce, quando intimamente unita al Figlio consegnò corpo e anima per la gloria di Dio e il nostro riscatto. Vicina a quella croce, ci indica il senso del vivere secondo Dio e la meta che giustifica soprattutto il perseverare nel dolore, avendo non solo indizi, ma conoscenza pasquale, che di tutto e di tutti è più grande l’amore di Dio in Cristo Gesù”.
Così: “La Madre, accanto al Cristo crocifisso e risorto, dichiara morte alla morte, e dichiara morte a ogni povertà di salute, affetto, beni. Avere questi beni è fortuna, se però non svanisce la povertà di spirito che è l’essenziale. Il pellegrinaggio della fede compiuto da Maria fin nelle profondità del mistero annunciato da suo Figlio continua oggi con papa Leone e nel giubileo indetto da Francesco. Come diocesi, compiremo il pellegrinaggio giubilare dal 4 al 7 settembre. Saremo quasi 800, rappresentando però tutti. Quando varcheremo le porte sante penseremo al cuore trafitto del Redentore, la vera porta. Fin da oggi chiediamo di tornare pronti a lasciare qualche traccia, affinché nessuno per colpa nostra perda la speranza. Speranza anche per tutti i sofferenti, malati ed esclusi”.
E l’appello: “L’Assunta ottenga pace dal cuore del suo Figlio per la Terra santa e l’Ucraina, si spenga ogni focolaio di guerra su questa terra, chiediamo la pace che parta dai cuori riconciliati. Facciamo nostra un’antica preghiera per quanti stanno per cadere. “Succurre cadenti”, dice in latino. Noi siamo sempre in bilico tra la terra e il cielo, ma vincente è l’anelito a risorgere, che Cristo compirà su ciascuno di noi”.
Concelebrata dal parroco monsignor Bassiano Uggè e dai sacerdoti della parrocchia, la Messa ha avuto la presenza del Seminario e del diacono don Matteo Vailati Facchini che ha proclamato il Vangelo. “Buon Ferragosto, poiché siamo nella chiesa giubilare e in questa solennità preghiamo per il nostro papa Leone e chiediamo l’indulgenza”, ha concluso il vescovo, dando la benedizione. Infine il canto guidato dalla Cappella musicale della Cattedrale, “Al ciel, al ciel, l ciel, andrò a vederla un dì”.
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