Papa al Gemelli, si affaccia salutato dall’applauso della folla: «Grazie a tutti».
Monsignor Baturi (Cei): «L’esempio, la figura e la parola del Papa sono entrati nelle case»

Vaticano Dopo quasi quaranta giorni di degenza il saluto ai fedeli e ai giornalisti

Lodi

Papa Francesco si è affacciato da un balconcino del secondo piano (o quinto, contando dall’entrata, che è al quarto piano) del Policlinico Gemelli, dove è stato ricoverato per quasi 40 giorni a causa di una polmonite bilaterale. In sedia a rotelle, si è avvicinato alla finestra aperta, ha salutato la folla con gesti delle mani e con il dito alzato. «Grazie a tutti», le sue parole:

«Vedo questa signora con i fiori gialli, è brava!». Si è conclusa così la sua quarta degenza nel nosocomio romano, la più lunga del pontificato

«Appena possibile», come ha detto ieri il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, durante il briefing dal Gemelli, il Santo Padre si dirigerà verso Casa Santa Marta, dove – secondo le prescrizioni dei medici – dovrà rispettare due mesi di convalescenza, senza poter incontrare gruppi di persone o assumersi grossi impegni. Si tratta, dunque, di una dimissione protetta. Ad attendere l’affaccio del Papa, che si è mostrato per la prima volta ai fedeli dal ricovero, centinaia di persone che lo hanno salutato con un lungo applauso e il suo nome scandito a gran voce, insieme a «Viva il Papa». Moltissimi i giornalisti, soprattutto televisivi, presenti per raccontare l’evento. Presente anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

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