Oggi il rito della Confermazione
per 14 candidati giovani e adulti

La liturgia eucaristica sarà presieduta all 16 da monsignor Malvestiti

La Chiesa celebra domani la domenica della Divina Misericordia, detta in “Albis deponentis”, quando i cristiani deponevano le vesti sulla tomba di un Santo per essere la luce di Cristo, avendo la fede dei martiri. Era una veste di lino, perché il bianco rappresenta la luce. La festa della Divina Misericordia è stata istituita ufficialmente da Giovanni Paolo II, che la fissò per tutta la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua. La tradizione orientale chiama questa domenica “Antipascha”, o addirittura la Domenica di Tommaso, perché rievoca l’apparizione di Gesù agli apostoli, otto giorni dopo la Pasqua, con il dubbio e la professione di fede di San Tommaso, invitato dal Cristo risorto a mettere il suo dito nella piaga, segno della passione. Gesù vince le paure di Tommaso e le nostre. Il perdono non è semplicemente un atto di volontà, ma un atto di fede. La resurrezione di Cristo scioglie ogni dubbio, l’apostolo Tommaso non può che professare la sua fede: «Mio Signore e mio Dio!». La stessa professione che oggi pomeriggio alle 16 in Cattedrale saranno chiamati ad emettere 14 fra giovani e adulti che verranno confermati con il Sacro Crisma che è stato benedetto la mattina del Giovedì Santo. «Quando ci raggiunge un sacramento, abbiamo un punto di partenza consolante: Dio Padre, nel suo Figlio Gesù, col sigillo dello Spirito, rimarrà fedele a ciascuno di noi anche se noi mancassimo di fedeltà», aveva detto il vescovo Maurizio l’anno scorso in Cattedrale quando conferì il sacramento della Cresima ad altri giovani e adulti. La peculiarità della Cresima «è la testimonianza – aveva sottolineato monsignor Malvestiti -. I cristiani maturi non si vergognano di dire questa fede pasquale che hanno ricevuto. I cristiani appassionati non si nascondono, con semplicità, senza esaltarsi. Nello Spirito Santo che li accompagna, opera la potenza di Cristo». La testimonianza avrà due condizioni: la fedeltà a Cristo e alla Chiesa, e l’uscire verso il mondo, per portare il Vangelo a tutti, proprio come gli apostoli, prima rintanati in casa per la paura di ritorsioni, poi annunciatori della Buona Novella. Domani invece il vescovo Maurizio sarà a Lodi vecchio per presiedere alle 10 la liturgia eucaristica nella quale conferirà a due giovani il Battesimo, la Cresima e la Prima Comunione.

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