Lodi festeggia San Bassiano

(Aggiornamento ore 12) Con la benedizione del cardinale Sandri è appena terminato il Pontificale di San Bassiano in cattedrale. Inizia ora il tradizionale momento in Broletto con la distribuzione della trippa. Come sempre i banchi sotto i portici sono stati presi d’assalto da tantissima gente, che pazientemente e incurante del freddo si è messa in coda per ricevere la razione di buseca accompagnata da una spolverata di raspadura.

(Aggiornamento ore 11 e 45) Anche tanti bambini e tanti ragazzi con le famiglie stanno rendendo omaggio al patrono nella cripta del duomo. Piccolissimi per mano ai genitori e ai nonni e i più grandicelli che oggi sono a casa da scuola, si mettono in fila con gli adulti sul lato destro della cattedrale, per scendere a rivolgere una preghiera a San Bassiano, patrono di tutti e di ciascuno. “Se Bassiano è sempre rappresentato accanto alla cerva – ha detto il cardinale Sandri nell’omelia -, così il popolo di Dio che è in Lodi possa essere sempre descritto come dice il salmo: “Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio” “. Intanto in duomo è iniziata la distribuzione dell’Eucarestia che i sacerdoti delle parrocchie cittadine stanno impartendo ai fedeli nelle navate laterali, nel coro, in fondo alla cattedrale. Al centro del presbiterio invece il cardinale Sandri e monsignor Malvestiti. Numerosi i presbiteri presenti, anche se non concelebranti, e i sindaci, gli amministratori della città, della provincia, i rappresentanti del territorio e delle forze dell’ordine.

(Aggiornamento ore 11 e 30) Come Bassiano è rappresentato nell’iconografia tradizionale con la cerva, che protesse dai cacciatori insieme ai suoi due piccoli, anche noi possiamo prenderci cura anzitutto dei piccoli e dei poveri, che trovano in Dio soltanto la propria forza e l’invocata difesa. Nell’omelia il cardinale Sandri ha fatto riferimento anche alla lotta di Bassiano per la fede, contro le eresie, e ha affermato: “Dobbiamo riconoscere che anche nel nostro tempo va affrontata questa povertà interiore. Anzitutto con la formazione e la catechesi. Spesso nei dibattiti o sulla carta stampata la definizione di cristiano o cattolico viene assunta ed eretta in difesa di una posizione personale o di gruppo che poco si è confrontata con la Parola. Non è possibile per un cristiano che il luogo unico della formazione della propria coscienza e sentire sia un blog, un dibattito televisivo o un articolo di opinione. Dobbiamo tutti chiedere la grazia di reinnamorarci ogni giorno del mistero di Cristo e della Chiesa sua sposa”.

Infine un pensiero ai perseguitati, in particolare alle Chiese orientali, e al Giubileo: “Anche noi possiamo restituire la libertà a chi l’ha persa o se l’è vista sottrarre con la violenza e l’ingiustizia. “Siamo risospinti nel quotidiano. Le opere di misericordia spirituale o corporale non sono gesti eroici ma quotidiani, nei quali riconosco l’altro come un fratello. Allora per questo fratello si corre, come fece Maria con Elisabetta o Bassiano al capezzale dell’amico Ambrogio. Correre verso la vita nascente e quella che muore: lì è tutta la vita cristiana, che vogliamo nuovamente abbracciare”.

(Aggiornamento ore 10 e 45 del 19 gennaio) “Nella terra bagnata dal sangue dei martiri…”. Con l’inno a San Bassiano cantato dalla Cappella musicale e da tutti i fedeli, è appena iniziato in Cattedrale il Pontificale in onore del patrono della diocesi e della città di Lodi. Tanti gli agenti delle forze dell’ordine in servizio e i volontari, come gli scout: alla Porta della Misericordia il fratello di monsignor Claudio Baggini, vescovo emerito di Vigevano che manca per la prima volta ai festeggiamenti per San Bassiano.

Le autorità nei primi posti, un ensemble di cinque fiati, l’omaggio dei fedeli al patrono che continua in cripta: ecco anche in questo 2016 il rito di San Bassiano. La Messa solenne è stata appena aperta dal saluto del vescovo di Lodi che ha salutato tutti i presenti e quanti seguono tramite i mezzi di comunicazione, tutti i Lodigiani. “Gli anziani e i sofferenti, li saluto per primi. Ma saluto anche quanti sono per lavoro o per studio in giro per il mondo e oggi scendono col pensiero il cripta, mentre i missionari alzano la lode a Dio in onore del patrono. Grazie signor cardinale – ha detto a Sandri - per essere tra noi a ricordarci la sollecitudine di papa Francesco per le Chiese, in particolare per le Chiese orientali”. Ha poi ricordato quanti soffrono in tutto il mondo e salutato i vescovi confratelli presenti. Infine: “Buon onomastico al vescovo Bassano Staffieri, al vicario generale e a tutti quanti portano il nome del patrono. Benvenuti agli amici di Bassiano di Latina, con il sindaco e il parroco”. “La Misericordia di Dio divenga misericordia sociale e ricomponga tra noi la pace – ha detto monsignor Malvestiti -. Nelle tele esposte in duomo in questi giorni Bassiano è rappresentato come uomo di Dio, che opera. Lo vorremo imitare”.

(Aggiornamento ore 10 e 30 del 19 gennaio) I Lodigiani colpiti dalla povertà, l’attenzione di chi si impegna a livello civile ed ecclesiale per tutto il territorio, l’invito ai sindaci e a tutti gli amministratori per il 19 febbraio in Episcopio: ecco il messaggio del vescovo di Lodi in cripta. Ha detto anche monsignor Malvestiti: “La nostra tradizione è tradizione di accoglienza”. E tra pochi istanti avrà inizio la celebrazione presieduta dal cardinale Sandri.

(Aggiornamento ore 10 e 20 del 19 gennaio) Libertà responsabile e uguaglianza, partecipazione, la “terza mondiale a pezzi” definita da Papa Francesco, i filosofi Bacone e Kierkegaard sono stati tra le citazioni del sindaco di Lodi Simone Uggetti nel suo discorso ufficiale in cripta. “Buon San Bassiano a lei, Eccellenza, buon San Bassiano di cuore a tutti i Lodigiani”. Così ha terminato Uggetti, mentre in cattedrale i fedeli stanno proseguendo ad occupare tutti i pochi posti rimati e qualcuno tenta di raggiungere la cripta per l’omaggio al patrono. Inizia ora il discorso del vescovo monsignor Malvestiti. “Con me ci sono il Capitolo della Cattedrale e il vicario generale”, ha detto il vescovo. Questore, Prefetto, il presidente della provincia Mauro Soldati, l’onorevole Lorenzo Guerini, il consiglio comunale e tanti sindaci da tutto il territorio si sono radunati in cripta per i discorsi ufficiali prima della celebrazione eucaristica che inizierà alle 10.30 in duomo.

(Aggiornamento ore 10 del 19 gennaio) Al via i riti di San Bassiano 2016 con il discorso del sindaco di Lodi Simone Uggetti nella cripta della cattedrale. Intanto in duomo è tutto pronto per la celebrazione eucaristica in onore del patrono che sarà presieduta dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto delle Congregazione per le Chiese orientali e sarà concelebrata dal vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti, dai vescovi emeriti monsignor Giuseppe Merisi e Giacomo Capuzzi, il vescovo lodigiano ed emerito di La Spezia – Sarzana – Brugnato monsignor Bassano Staffieri originario di Zorlesco; il vescovo di Cremona monsignor Dante Lafranconi che il 23 gennaio concluderà il suo ministero con la Messa di ringraziamento nella sua diocesi. Il giallo e il rosso, colori di Lodi, risaltano all’entrata della cattedrale, affacciata sulla piazza, e all’interno di un duomo che è già gremito. La diretta della mattinata si può seguire sul nostro sito e anche sul canale tv di Tele Pace.

(Aggiornamento ore 8 e 30 del 19 gennaio) Tutto pronto a Lodi per i festeggiamenti patronali, rispettata in pieno la tradizione che vuole gran freddo per il 19 gennaio. Ma sulla città splende comunque il sole.

(Aggiornamento ore 22 e 15) Al termine della messa il saluto del cardinale Leonardo Sandri prefetto della Congregazione per le Chiese orientali che domani mattina presiederà il Pontificale. Ai fedeli raccomanda «Aprite le porte del vostro cuore al vescovo che verrà a visitarvi!» e poi la preghiera per le Chiese orientali.

(Aggiornamento ore 21 e 45) “Il nostro padre nella fede, San Bassiano, ci sostiene nel condividere il vincolo con Cristo, in libertà, per la grazia di Dio, offrendoci l’esempio e la costante intercessione presso il “suo e nostro” Signore”. Queste le parole iniziali dell’omelia del vescovo che si sofferma poi sul significato della visita pastorale aperta sulle orme di San Bassiano: “Siamo eredi della predicazione sicura del nostro primo vescovo: più di ogni suo successore fu instancabile nel percorrere la via che è Cristo al fine di raggiungere ogni uomo e ogni donna. Immensa è la mia gratitudine a Dio e alla Chiesa per essere stato posto su questa “Via”. Avverto interiormente di dover affrettare i miei passi con quelli della nostra Chiesa per non consentire ad alcuno - anche solo - di seminare indifferenza o stanchezza”.

E ancora sulla visita: «Cosa non è la visita pastorale se non un chiamare a questa verità che coincide col mistero di Gesù? Chiamare, perciò, alla misericordia, alla comunione e alla missione. In una parola: chiamare alla santità in docilità allo Spirito Santo». Chiede quindi la preghiera e l’impegno alla collaborazione di tutti i fedeli, in particolare famiglie, giovani e operatori sociali e conclude spiegando: «Ho voluto aprire la visita pastorale nel giorno di san Bassiano perché è un po’ il battesimo di tutti i lodigiani di ieri e di oggi e lo sarà per quelli di domani. Il simbolo sarà il suo pastorale, antico e attuale. Sia il richiamo ad una presenza continua e ad una certezza rassicurante: se “Il Signore è il mio pastore: nulla mi potrà mancare”. (salmo 22)

(Aggiornamento ore 21) A poche ore dall’inizio dei festeggiamenti per il patrono San Bassiano, la Chiesa di Lodi celebra la veglia in onore del primo vescovo della città i cui resti riposano nella Cripta della Cattedrale, conservati nell’urna che sarà aperta ed esposta alla devozione dei fedeli fino a martedì 26. In questa occasione il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti aprirà ufficialmente anche la sua prima visita pastorale, indetta il 6 gennaio, nella solennità dell’Epifania.

La celebrazione è iniziata da pochi minuti in Cattedrale ed è monsignor Malvestiti a presiedere. Concelebrano decine di sacerdoti da Lodi città e dalla diocesi. Tra loro il vicario generale don Bassiano Uggè, i Canonici, i superiori del Seminario, alcuni responsabili di uffici di Curia. Il vescovo indossa la stola che ha rivestito le spoglie di San Vincenzo Grossi dal 1975, anno della beatificazione, al 2015, anno della canonizzazione, e impugna il pastorale detto “di San Bassiano”, copia dell’originale raffigurato tra le mani del santo nella statua che si trova in Cattedrale.

Nella Cattedrale, affollatissima, è presente anche una delegazione di fedeli provenienti da Bassiano (Latina).

Il coro è formato da ben 160 voci: ai cantori della Cappella musicale si sono uniti infatti gruppi provenienti da 15 parrocchie della diocesi: Nosadello, Secugnago, Casalmaiocco, Zorlesco, Salerano Sul Lambro, Mulazzano, Zelo Buon Perisco, Tavazzano con Villavesco, Tribiano, e poi da Lodi città San Gualtero, San Bernardo, Santa Francesca Cabrini, Santa Maria Assunta, Sant’Alberto, Santa Maria Ausiliatrice. La direzione è affidata a don Piero Panzetti.

Giovani violinisti sono presenti per accompagnare con i loro strumenti alcuni brani musicali.

Tanta gente in Duomo in onore del primo vescovo della città i cui resti riposano nella Cripta della Cattedrale, conservati nell’urna che sarà aperta ed esposta alla devozione dei fedeli fino a martedì 26

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