L’invito alla speranza e alla carità:
«Gli anziani sono un patrimonio»
Santa Chiara Il vescovo Maurizio nella casa di riposo di Lodi per la Messa prenatalizia e giubilare
Lodi
L’abbraccio del Natale è arrivato a Santa Chiara, caldo come una carezza sul cuore: la visita del vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti ha riunito gli anziani e le anziane che stanno vivendo il tempo dell’Avvento tra le mura della Residenza sanitaria assistenziale di via Gorini, con un invito alla fede, alla speranza e alla carità:
«Noi anziani costituiamo un patrimonio irrinunciabile di umanità e testimonianza cristiana - ha detto monsignor Malvestiti, durante la Messa celebrata con il cappellano della Fondazione Santa Chiara don Dino Monico e padre Giacomo Sala, rettore del collegio San Francesco -. La Chiesa è sempre pronta a incrementare la cura e la premura nei confronti degli anziani e vuole allearsi con le istituzioni pubbliche e private e con il volontariato di ogni ispirazione, che ringrazio profondamente». Santa Chiara oggi è come una chiesa giubilare: «Chi non può andare a Roma e nemmeno nelle quattro chiese giubilari della diocesi, cominciando dalla cattedrale, può ricevere l’indulgenza e la misericordia visitando e accudendo gli anziani e gli ammalati, praticando la confessione, la comunione e la carità. «La carità che possiamo praticare - ha detto monsignor Malvestiti, rivolgendosi agli anziani che hanno gremito il salone della struttura - sta nell’accettazione del sacrificio e della sofferenza, senza lasciare che opprimano la nostra vita. Dio ci prepara momenti difficili non per farci del male, ma per farci maturare consentendoci di raccogliere frutti di eternità. Con il Giubileo, infatti, torniamo alla vita del Battesimo, liberata dal peccato e dalla pena e colma della misericordia e dell’indulgenza che il Signore riserva per noi, proprio come abbiamo ascoltato nella lettura del Vangelo».
Le parole del vescovo Maurizio hanno raggiunto tutte le Residenze sanitarie, gli ospedali e le cliniche della diocesi, oltre ai malati e agli anziani che vivono questo tempo in famiglia. Ma un pensiero di monsignor Malvestiti è giunto anche agli alunni e alle alunne delle classi 5ªA e B del San Francesco che hanno animato la celebrazione con i canti del Natale: «Non escludiamo mai Dio dalla nostra vita: con il suo “sì” Maria consegna la sua libertà e la sua volontà a Dio, cosicché queste diventano perfette. Santa e Immacolata, la Vergine diviene madre della potenza dello Spirito per la Grazia di Cristo, preservata dal peccato di Adamo ed Eva e dal concepimento, senza ombra e senza colpa», ha concluso il Pastore della diocesi, ricordando l’intercessione dei Santi Bassiano e Alberto, ma anche di San Francesco e dei Santi Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati.
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