Libertà religiosa, diritto della persona

Marcarini: «Un successo il corso promosso dai giuristi cattolici»

Come la legislazione sul matrimonio è caratterizzata dai rapporti tra Stato Italiano e Chiesa Cattolica? Ne ha parlato mercoledì pomeriggio nella sede della Provincia di Lodi, Ombretta Fumagalli Carulli, ordinario di diritto canonico ed ecclesiastico all’Università Cattolica di Milano. L’incontro ha concluso il ciclo di conferenze dedicato alla “Libertà religiosa, diritto alla persona” organizzato dall’Unione Giuristi Cattolici di Lodi. Dopo l’arcivescovo Guido Filipazzi e la presidente del tribunale di Lodi Adriana Garrammone che hanno trattato di diritto naturale, internazionale e penale, Ombretta Fumagalli Carulli ha illustrato il percorso storico e giuridico relativo alla “Libertà religiosa e riserva di giurisdizione della Chiesa sui matrimoni concordatari: sentenze canoniche e ordinamento civile”. La Fumagalli Carulli è stata la prima donna in Italia con una cattedra universitaria di diritto canonico e la prima ad entrare nel Consiglio Superiore della Magistratura. A Lodi ha ricordato come il matrimonio civile sia divenuto obbligatorio poco dopo il 1861. Gli sposi celebravano doppie nozze, in chiesa e in comune. “Anche per la Chiesa il matrimonio è un contratto, ma elevato a dignità di sacramento”, ha sottolineato. Fu solo il concordato del 1929 a riconoscere questa dignità: da allora il matrimonio religioso è regolato da legge canonica ma ha effetto civile grazie alla trasmissione dell’atto agli uffici competenti. Dopo la guerra il dibattito ha portato ad equiparare la legge canonica alle sentenze stabilite in Paesi stranieri, mentre dal 1993 vige la cosiddetta “alternatività”: un matrimonio viene annullato dal tribunale, canonico o civile, al quale ci si è rivolti per primo. In generale “sarebbe auspicabile una commissione italo – vaticana che studiasse insieme la situazione giuridica odierna”, ha dichiarato la Fumagalli Carulli. Soddisfazione per la conferenza e per tutto il ciclo è stata espressa da Luca Marcarini, presidente dell’Unione Giuristi Cattolici di Lodi, che commenta: «Ottima riuscita e partecipazione da parte del pubblico e delle istituzioni. Il tema era sicuramente molto ampio e complesso e, ovviamente, se ne è potuta fornire una panoramica parziale, benchè approfondita a settori specifici. Ciò grazie a relatori di alto profilo e di grande autorevolezza nel mondo del diritto. La presenza di un così rilevante numero di partecipanti è indice che i grandi temi giuridici possono ancora appassionare tanto gli esperti della materia quanto le persone comuni. Ritengo che questo importante riscontro, oltre a dare rilievo alla nostra associazione, sia stato un importante momento di riflessione per tutti i giuristi, gli studiosi e gli esponenti del mondo politico che hanno partecipato con interesse ai vari incontri».

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