
Le offerte della Quaresima per il Fondo di solidarietà
IN CATTEDRALE Il vescovo Maurizio ha presieduto la Messa: «Siamo chiamati a chiedere perdono a Dio»
La generosità delle comunità ecclesiali lodigiane. Ieri in Cattedrale il vescovo Maurizio Malvestiti ha presieduto la Santa Messa nella quale sono state consegnate le offerte raccolte nella quarta Domenica di Quaresima, tradizionalmente dedicata alla carità della diocesi e quest’anno a sostegno del Fondo di solidarietà, da parte dei rappresentanti dei Consigli per gli Affari economici delle parrocchie. Hanno concelebrato monsignor Bassano Uggè, vicario generale, monsignor Luigi Rossi, economo della diocesi, con il collaboratore don Piermario Marzani e don Carlo Granata, incaricato diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa. Il vescovo Maurizio ha fatto riferimento ai testi proclamati mettendo in luce che il tema che attraversa la Scrittura di questa domenica è la “novità di Dio”.

E ha aggiunto: «In Quaresima e nell’Anno giubilare siamo chiamati a riconoscerci peccatori e a chiedere perdono a Dio disponibili in docilità al suo Spirito a non peccare più e a fare della nostra vita un dono per tutti mai voltando le spalle ai poveri (compresi quelli che lo sono nello spirito mancando della grazia della fede). Indulgenza, assoluzione, remissione dei peccati: tutto è grazia in Cristo. Il sacramento della penitenza è un evento pasquale da custodire nella coerenza della vita che restituisca del molto che abbiamo il più possibile ai poveri, ai piccoli, agli esclusi e a chi con dignità non fa cenno alle proprie difficoltà ma è nell’estremo bisogno della nostra carità. Nessuno si senta escluso dal Giubileo della speranza...».

Monsignor Malvestiti ha ringraziato i numerosi rappresentanti dei Consigli per gli Affari economici delle parrocchie, che in precedenza si sono ritrovati per l’incontro annuale al Collegio vescovile insieme agli incaricati del Sovvenire. «Saluto con viva riconoscenza i componenti dei Consigli per gli Affari economici o gli incaricati di far pervenire la carità quaresimale della diocesi, come saluto i Rp e Rpg all’inizio di un nuovo tratto del loro servizio alla comunità – ha detto il presule - . Il Fondo di solidarietà diocesano è lo strumento per adempiere alla parola antica dei profeti, che il Giubileo ripropone: i beni della Terra non sono destinati a pochi privilegiati, ma a tutti. È necessario che quanti possiedono ricchezze si facciano generosi, riconoscendo il volto di Cristo nei fratelli bisognosi. Nel non peccare più, sono comprese anche le omissioni: se non faccio il bene possibile e non considero la giustizia non amo Colui che è per tutti “misericordia e indulgenza” del Padre nello Spirito Santo». n
© RIPRODUZIONE RISERVATA