Le catechesi quaresimali

nel 50esimo della cattedrale

Nell’anniversario della dedicazione del duomo a Santa Maria Assunta e San Bassiano, quattro serate

guidate dal biblista monsignor Patrizio Scalabrini

Cinquant’anni fa si concludeva il restauro della cattedrale di Lodi, avviato nel 1959 per volontà dell’allora vescovo della città, monsignor Tarcisio Vincenzo Benedetti: era il 25 maggio 1964 il giorno in cui la chiesa, a lavori ultimati, venne nuovamente consacrata e dedicata a Santa Maria Assunta e San Bassiano. Per commemorare l’evento che riportò l’edificio all’originario aspetto romanico, eliminando gli elementi barocchi che lo snaturavano, la diocesi proporrà una serie di iniziative, a partire dalle catechesi quaresimali, che quest’anno saranno interamente dedicate alla “Casa di Dio”. “Il segno del Tempio. Presenza di Dio... Opera dell’uomo” è il titolo scelto per i quattro appuntamenti, che si susseguiranno nel duomo di Lodi dal mese di marzo fino a inizio aprile, in cui  monsignor Patrizio Scalabrini, docente alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, svilupperà le proprie riflessioni declinate anche alla luce della storia della cattedrale.

La prima catechesi si terrà martedì 11 marzo, alle 21, e avrà per titolo “Il Tempio da costruire e la sua bellezza” (la serata sarà trasmessa da Radio Lodi domenica 16 alle 10.30 e riproposta martedì 18 alle 15). Le tappe successive saranno martedì 18, con “La distruzione e la perdita del Tempio” (in onda domenica 23 alle 10.30 e martedì 25, alle 15), martedì 25 con“"Gesù e il Tempio” (in onda domenica 30 alle 10.30 e martedì 1 aprile alle 15) e infine martedì 1 aprile, con “La Gerusalemme del cielo” (in onda domenica 6 aprile e martedì 8 aprile alle 15).

Le predicazioni di monsignor Scalabrini prenderanno le mosse da quanto affermato dal vescovo di Lodi, monsignor Giuseppe Merisi, nella sua ultima lettera pastorale: «Nella cattedrale si riconosce il simbolo dell’unità e dell’identità di una Chiesa locale che si raduna intorno alla cattedra del vescovo». Un messaggio espresso in termini simili dallo stesso monsignor Benedetti, nel discorso inaugurale pronunciato nella cattedrale restaurata: «Sia la cattedrale rinnovata per i lodigiani egida e scudo in tutte le vicende prospere e avverse; sia valida difesa nelle battaglie dello Spirito e nella conquista pacifica della sua civiltà. Sia questa Cattedrale... ciò che è il bordone per il pellegrino, ciò che è il vincastro per il pastore... sia sempre simbolo di fede e sprone potente alla virtù per tutto il glorioso popolo lodigiano che fu in ogni tempo ed è tuttora un popolo profondamente cristiano». Durante i quattro incontri, a cui prenderà parte anche il capitolo della cattedrale, sarà seguita la formula della liturgia della Parola, con alternanza di letture, preghiere, meditazione personale e canti proposti dalla cappella musicale.

Il culmine delle celebrazioni per l’anniversario si avrà però solo nel mese di maggio. Venerdì 23 verranno presentati gli studi sugli affreschi della Cattedrale, mentre domenica 25 maggio, giorno della dedicazione, è prevista la grande concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo. Per concludere, venerdì 30 maggio, la cappella musicale si esibirà in concerto, eseguendo un oratorio di Haydn.

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