L’avvio del nuovo Anno pastorale con il mandato a catechisti ed educatori

La celebrazione venerdì 19 settembre in Cattedrale a Lodi con il vescovo Maurizio

Lodi

Venerdì 19 settembre alle 21 nella Cattedrale di Lodi il vescovo Maurizio conferirà il mandato ai catechisti e agli educatori di tutta la diocesi. Nella stessa serata i sacerdoti e i laici destinati da monsignor Malvestiti ai nuovi incarichi, assumeranno gli impegni canonici. Saranno presenti catechisti ed educatori in rappresentanza di tutti coloro che si prendono cura di ragazzi, adolescenti e giovani, ma anche degli adulti, nei gruppi di catechesi, verso i sacramenti e in generale per una “crescita spirituale” nelle nostre comunità parrocchiali. L’appuntamento, inserito nell’Anno santo, si proporrà anche come Giubileo diocesano dei catechisti e degli educatori. La celebrazione del mandato esprime in modo singolare la dimensione ecclesiale del ministero catechistico, che è sempre svolto in modo congiunto da laici, consacrati e presbiteri, in comunione con il vescovo, primo catechista della Chiesa diocesana.

Non si tratta dunque di un atto formale in cui essere spettatori passivi di una cerimonia, ma il momento della chiamata a diventare attori creativi e credibili della propria fede: l’incontro con il Signore attraverso la Parola e l’Eucaristia non può rimanere esperienza personale, ma deve rendere capaci i catechisti di confrontarsi in modo aperto e attento con i ragazzi e i giovani che vengono loro affidati. Il conferimento del mandato ai catechisti è aperto anche a insegnanti di religione, responsabili ed educatori in oratorio. Il mandato nasce da Gesù stesso, nel momento in cui invia gli apostoli in missione dando loro precise istruzioni sul metodo, sull’essenzialità e sulla mentalità che deve caratterizzare il servizio. Il Rinnovamento della Catechesi insegna che “in intima comunione con i loro sacerdoti, tutti i fedeli assumono la responsabilità di ascoltare e celebrare la Parola di Dio, mentre i più capaci e disponibili vengono deputati a svolgere una catechesi ordinata e sistematica” (RiCa 148). La comunità, a sua volta, è responsabile della catechesi (RiCa 145), è il grembo materno in cui i figli vengono nutriti dalla Parola ed in essa educati, e i catechisti sono la sua espressione. Da qui l’importanza della celebrazione in programma venerdì sera in Cattedrale a Lodi, che racchiude tutti questi significati.

«Si dice che la speranza è figlia della fede e amica stretta della carità. L’invito – ha detto monsignor Malvestiti in occasione del mandato a catechisti ed educatori l’anno scorso in Cattedrale - è a cercarla nella Scrittura, a lasciarci formare dalla speranza, che ha riferimento doveroso alle realtà ultime. Diventa essa stessa vittoria sulla morte e futuro oltre la morte. Dai sacerdoti, dai catechisti deve trasparire questa certezza, perché non è nostra, viene dall’alto».

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