L’annuncio della Pasqua nella solennità dell’Epifania
Lunedì in Cattedrale la celebrazione presieduta dal vescovo che conferirà il ministero dell’Accolitato a tre seminaristi
La Chiesa celebra la solennità dell’Epifania, momento conclusivo delle feste natalizie. La Santa Messa di lunedì 6 gennaio in Cattedrale alle ore 18 sarà caratterizzata dall’Annuncio del giorno di Pasqua, che quest’anno cadrà domenica 20 aprile, e dall’istituzione di tre seminaristi nel ministero dell’Accolitato. Si tratta di Marco Cremascoli della parrocchia di San Biagio a Codogno, Marco Dellanoce della parrocchia dell’Assunta in Lodi, ed Ettore Fumagalli della parrocchia di Spino d’Adda. L’Epifania, con i re Magi che rappresentanto quell’umanità che ha la sensibilità di cercare e che si lascia orientare dalla luce, esorta i fedeli a sentirsi coinvolti nella storia della salvezza e quindi ad essere contemporanei di quell’evento, vivo e attuale che è la nascita di Gesù, la venuta di Dio fra gli uomini. L’Epifania è un invito ad accogliere il dono della presenza del Signore, a vivere la fede in lui e a trasmetterla plasmando la propria esistenza, aiutando gli altri a formare la loro vita nella luce del Cristo. «Siete voi il dono più prezioso che oggi possiamo presentare al Signore», aveva sottolineato monsignor Malvestiti ai seminaristi e a un candidato al diaconato permanente in occasione della Messa dell’Epifania dello scorso anno in Cattedrale, nel corso della quale a Marco Cremascoli, Marco Dellanoce ed Ettore Fumagalli è stato conferito il ministero del Lettorato. Lunedì ripeteranno di nuovo il loro «eccomi» diventando “Accoliti”: a loro sarà consegnato il vassoio con il pane, per aiutare i presbiteri nel servizio all’altare e come ministri della Comunione potranno distribuirla ai fedeli, anche agli ammalati. Nel cammino formativo verso il sacerdozio i ministeri sono come tappe che aiutano a discernere la chiamata e a rispondervi generosamente, configurandosi al Cristo profeta (Lettorato) e al Cristo servo (Accolitato). Il ministero dell’Accolitato è, dunque, l’ultima tappa prima del diaconato e del presbiterato. Il termine Accolito deriva dal greco akolythos. La forma verbale corrispondente significa: andare dietro, seguire, accompagnare. Il ministero dell’Accolitato è un servizio all’Eucaristia e perciò all’altare. Nel rito dell’istituzione dell’Accolito, la Chiesa invoca sul candidato una speciale benedizione, perché possa compiere fedelmente il suo servizio, conformando sempre più la propria vita al sacrificio eucaristico, così da offrirsi, ogni giorno in Cristo, come sacrificio spirituale a Dio gradito, amando sinceramente il Corpo mistico del Cristo, che è il popolo di Dio, soprattutto i poveri e i sofferenti. Il ministero dunque è un compito, una missione precisa da svolgere all’interno della Chiesa e non un’attribuzione onorifica. Per questo i tre seminaristi, a cui verrà conferito il ministero dell’Accolitato, sono davvero «il dono più prezioso» per la Chiesa laudense.
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