LA VISITA Dalla mensa dei lavoratori
alla mensa dell’Eucarestia

Il vescovo Maurizio alla cooperativa Sollicitudo

Dalla mensa dei lavoratori alla mensa dell’Eucarestia. Mattinata fra gli operai della Sollicitudo cooperativa sociale onlus per il vescovo Maurizio. Da questo luogo di fatica ed operosità monsignor Malvestiti, che ha condiviso con i 23 dipendenti il momento del pranzo alla mensa, si è rivolto al mondo del lavoro della diocesi, per estendere l’invito di partecipazione alla Santa Messa conclusiva del Congresso eucaristico, sabato 30 alle ore 16 in piazza del duomo. «Dalla mensa degli operai invito tutti i lavoratori, i datori di lavori, e le organizzazioni sindacali e ogni sigla professionale della diocesi alla mensa che tutti accoglie nella riconciliazione e nella fraternità, sabato per concludere assieme il Congresso eucaristico diocesano» ha specificato il vescovo Maurizio, accolto dal presidente del consiglio di amministrazione di Sollicitudo Giuseppe Migliorini, che con la cooperativa di via Selvagreca consente lo sviluppo sociale del territorio, dando un impiego alle persone svantaggiate.

La visita di monsignor Malvestiti è stata anche l’occasione per ricordare ai lavoratori le quattro parole di fame, pace, dono e grazie che, assieme ai giovane della Gmg di Lisbona e a quanti hanno preso parte al pellegrinaggio in Terra Santa, sono state condivise nella serata di sabato, con l’adorazione eucaristica notturna in Cattedrale in apertura del Congresso eucaristico. «Proprio il grazie corrisponde alla parola Eucarestia - ha ricordato il vescovo Maurizio -. Se uno dice grazie, si mette in comunicazione con gli altri, e allora il dono, il desiderio di pace e la fame e la sete trovano risposta, o almeno condivisione nell’attesa, altrimenti si rimane davanti ad una porta chiusa. Dire grazie alle volte è impegnativo, ma indispensabile per mettersi a disposizione. Dire grazie vuol dire impegnarsi a perdonare. E l’Eucarestia è infatti il perdono che ci travolge, e che a sua volta ci impegna a perdonare: il Padre Nostro recitato in ogni Messa ci consegna la remissione come anche noi dobbiamo fare col prossimo». Monsignor Malvestiti ha poi ricordato come i lavoratori siano presenti all’interno di ogni Messa, «poiché chi celebra afferma: “…frutto della terra, della vite e del nostro lavoro…”». Infine, prima di recitare la preghiera del Congresso e di impartire la benedizione, il vescovo Maurizio ha ringraziato la cooperativa Sollicitudo «per la collaborazione col lavoro tipografico alla pastorale diocesana coi sussidi informativi e quelli di lavoro per il Sinodo, l’Anno e il Congresso eucaristico e ora avvicinandoci al Giubileo». Quindi la condivisone del pranzo alla mensa lavorativa in cordiale familiarità.

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