«La Quaresima è camminare con Gesù sino alla croce»

In cattedrale la celebrazione del Mercoledì delle ceneri presieduta da monsignor Malvestiti

Conversione, fede, battesimo e santità. Queste le quattro parole che il vescovo Maurizio ha invitato a tenere come riferimento per l’inizio della Quaresima, segnato dal Mercoledì delle ceneri con la Santa Messa presieduta proprio da monsignor Malvestiti ieri in cattedrale: «Parole antiche, ma che diventano attuali nei 40 giorni che ci separano dalla Pasqua. Esse riguardano la nostra vita, che secondo il Vangelo rinascerà definitivamente a compimento del regno di Dio». In ogni bimbo e bimba che lascia il grembo materno, ha sottolineato il vescovo, tutta la creazione si rigenera in novità e potenza, ed ogni uomo e donna riceve l’annuncio - non l’illusione - della vita per sempre: «Sono questi i doni che fanno fiorire la nostra vita, senza di essi è come il fiore del campo che a sera se ne va inesorabilmente. La Quaresima è camminare insieme a Gesù fino alla croce, per risorgere quali figli e figlie di Dio». Se camminiamo insieme, ispirati da queste parole, se riconosciamo i nostri peccati e chiediamo il perdono del Padre misericordioso, egli lo concede, dandoci la forza per mantenere il proposito di aprire cuore e mani allo stesso Dio, «riconoscendolo nei piccoli e nei poveri, in tutti, come dice Papa Francesco, perché davanti a Dio siamo tutti deboli e peccatori, ma siamo sempre amati e sempre perdonati» ha detto il vescovo, proseguendo: «La vera conversione che abbiamo chiesto con la prima preghiera nella Messa del Mercoledì delle ceneri deve però approdare alla confessione, nella quale riscopriamo con pienezza il dono ricevuto nel battesimo. Un dono che apparirà evidente nella Veglia pasquale, quando condivideremo la professione di fede con coloro che saranno liberati dal peccato originale e da ogni altra colpa». A rendere sicuro il nostro cambiamento quaresimale ci sono la penitenza, il digiuno e la preghiera, per coinvolgere il corpo, la mente e lo spirito nei due impegni della nostra fede battesimale, il rinuncio ed il credo: «Al male e al maligno si rinuncia, al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo si crede, amando Dio, i fratelli e le sorelle tutte in Cristo Gesù. La santità sta qui, è la vita divina in noi, che nasce e rinasce se giorno dopo giorno viviamo il rinuncio ed il credo battesimale. Il Signore ci condurrà nelle notti dell’esistenza, come avvenne per Nicodemo, per rinascere dall’alto con la fede e con il battesimo». Conversione, fede, battesimo e santità «si compiranno nella nostra vita se ascolteremo la parola di Dio» ha concluso il vescovo, per poi imporre le ceneri al vicario generale e ai canonici, ai seminaristi e ai ragazzi e giovani scout del “Lodi 1”, impartendo la benedizione per un proficuo itinerario verso la gioia pasquale al termine della celebrazione eucaristica.

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