La fede nel Crocifisso

L’invito del Vescovo:

«Solidali e accoglienti»

Due fiaccole accese e una lunga colonna di fedeli dietro il Crocifisso. Centinaia di persone hanno ieri sera partecipato alla processione verso la parrocchia di Santa Maria Maddalena, una tradizione della Chiesa locale che diventa ogni anno un appuntamento molto atteso di devozione e preghiera. I fedeli si sono ritrovati in Cattedrale per alcune orazioni, per poi iniziare il cammino penitenziale in direzione della città bassa.

A presiedere tutta la celebrazione, il vescovo, monsignor Giuseppe Merisi che ha anche tenuto una breve meditazione: «Questo è preludio alla settimana santa, con il silenzio del sabato e poi la gioia per la Resurrezione - esprime - che la Pasqua sia un’occasione di conversione della vita, affinché il Signore ci possa aprire il cuore alla luce per seguire meglio i suoi passi e nel contempo ci dia quel calore per amare con ancor più forza».

Dal Duomo è quindi partita la lunga processione verso la chiesa di Santa Maria Maddalena. Davanti a tutti il vescovo, monsignor Merisi, a reggere il Crocifisso, poi i sacerdoti, i diaconi, i seminaristi e le suore e dietro un’intera comunità riunita in raccoglimento. Il percorso è iniziato dal quadrilatero di piazza della Vittoria, per deviare in corso Umberto, giungere in corso Adda e attraversare piazza Barzaghi. Il tragitto è stato diviso in più tappe, stazioni per ricordare la passione e la morte del Cristo. E un altoparlante ha scandito i passi più significativi dei Vangeli. Letture che sono state anche accompagnate dai brani di missionari e autentici maestri nel cammino di fede. E’ stato ricordato un testo di Madre Teresa di Calcutta, sulla sofferenza di fronte alla Croce, poi del missionario e martire monsignor Oscar Romero sul significato del fare dono di sé per gli altri e sono stati ricordate, tra gli altri brani, alcune toccanti parole di Papa Giovanni Paolo II, che verrà a breve beatificato.

Nel passaggio di fronte alle chiese, davanti alle case, sono state esposte candele votive e dei ceri. E tutta la processione è stata avvolta da un’atmosfera molto suggestiva. L’assemblea è arrivata poi in via Lodino, dopo essersi fermata in raccoglimento per la morte del Cristo, e ha ripreso la marcia in direzione di via Maddalena, dove sul sagrato della chiesa il parroco don Mario Zacchi stava aspettando la Croce.

Infine dall’altare il vescovo di Lodi, monsignor Merisi, di fronte ad un tempio stracolmo di fedeli, ha recitato una breve meditazione: «Con questa processione abbiamo chiesto al Signore di camminarci accanto, di venirci incontro, gli abbiamo rivolto una preghiera perché vogliamo seguire il suo cammino - esorta il pastore della diocesi - che questa Quaresima abbia anche il significato di vedere nei fratelli che soffrono, che sono profughi e scappano dai conflitti, il volto del Signore. Per questo ci vuole accoglienza e solidarietà verso i profughi, un impegno di cui noi ci facciamo carico con il coordinamento delle nostre Caritas». E tante persone si sono dirette all’altare per il bacio al Santo Crocifisso.

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