La diocesi ricorda la traslazione di San Bassiano

Domani la Messa presieduta dal vescovo nella basilica dei XII Apostoli di Lodi Vecchio

La Chiesa laudense ricorda il giorno in cui le spoglie del patrono San Bassiano vennero portate nella “nuova casa”, la città in via di edificazione sul colle Eghezzone, dopo la distruzione di Laus Pompeia nel 1158. La memoria dell’evento verrà celebrata domani, domenica 5 novembre, alle ore 16 nella basilica dei XII Apostoli di Lodi Vecchio con la liturgia eucaristica presieduta dal vescovo Maurizio. La cripta della Cattedrale che conserva le spoglie del patrono di Lodi e della sua diocesi era stata appena ultimata quel 4 novembre 1163, e solo sovrastata dall’abside del duomo in quel momento in fase di costruzione: in essa vi furono traslate le reliquie di San Bassiano. Per il trasferimento si mossero le autorità più importanti di quel tempo (tra questi l’imperatore, il patriarca di Aquileia, l’abate di Cluny e forse anche Papa Vittore). Non si trattò in effetti solo di un importante accadimento di fede ma di un evento storico per una città rinascente, che ritrovava nella vicinanza al suo santo pastore l’identità ecclesiale e civica che le armi, anche allora, non potevano cancellare. Con il ritorno delle reliquie del loro patrono, i lodigiani si sentirono finalmente a casa, ancor prima che l’edificazione della nuova città fosse completata. Da allora sono trascorsi 860 anni e la comunità lodigiana ricorda quell’evento rendendo omaggio a San Bassiano: quest’anno la liturgia eucaristica, come detto, verrà celebrata nella basilica dei XII Apostoli, culla della fede del popolo lodigiano. All’intercessione di San Bassiano del resto i fedeli lodigiani hanno continuato a fare riferimento nei momenti più gioiosi e quelli più difficili della loro storia, in alcuni frangenti davvero travagliata. Al patrono è stato affidato il XIV Sinodo diocesano e sempre a lui la Chiesa laudense si rivolge per la sua piena attuazione. Nella Messa di domani nella basilica dei XII Apostoli il vescovo Maurizio affiderà all’intercessione del patrono la diocesi, i malati, i poveri e le famiglie con i ragazzi e i giovani. Nella celebrazione dell’anno scorso nella cripta della Cattedrale non mancò la supplica per la situazione di guerra nel cuore dell’Europa dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Domani si allargherà a quanto di tragico sta avvenendo in queste settimane in Terra Santa.

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