La diocesi di Lodi celebra il compatrono Sant’Alberto

Domenica mattina la Messa presieduta dal vescovo Maurizio in Cattedrale

Il 4 luglio Lodi festeggia Sant’Alberto, compatrono della diocesi. Domani, domenica 2 luglio, il vescovo, monsignor Maurizio Malvestiti, presiederà la Messa delle 9.30 in Cattedrale. Mercoledì 4 luglio alle 10, in duomo, a 850 anni dalla morte di Sant’Alberto, la Messa sarà presieduta da monsignor Dennis Feudatari, parroco di Rivolta d’Adda e Canonico onorario del Capitolo della Cattedrale. Proprio di Rivolta, Sant’Alberto era stato prevosto, e da là fu chiamato a divenire vescovo di Lodi, nel 1168.

Morì il 4 luglio 1173, appunto 850 anni or sono. Per questo specialissimo anniversario la Penitenzieria Apostolica vaticana ha concesso l’indulgenza plenaria tramite un decreto, tradotto dal latino dal nostro giornalista Federico Gaudenzi : “La Penitenzieria apostolica, per promuovere la religione dei fedeli e la salvezza delle anime, con le facoltà conferite in modo particolare dal Santissimo Padre in Cristo e Nostro Signore, Papa Francesco, per mezzo delle preghiere recentemente presentate dall’eccellentissimo monsignor Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi, in occasione delle solenni celebrazioni in onore di San Alberto Quadrelli, che si terranno nei giorni 2 luglio, 4 luglio 2023 e 4 luglio 2024, concede benignamente una piena Indulgenza, secondo le consuete condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice), da ottenere dai fedeli veramente pentiti e mossi dalla carità, e che possono anche essere applicate alle anime dei fedeli detenuti nel Purgatorio come suffragio, se visitano la Basilica Cattedrale di Lodi in forma di pellegrinaggio e partecipano devotamente alle celebrazioni giubilari lì o dedicano un congruo periodo di tempo a considerazioni pie davanti alle reliquie di San Alberto Quadrelli, concludendo con la recita del Padre Nostro, del Credo e delle invocazioni alla Beata Vergine Maria e a Sant’Alberto Quadrelli.

Gli anziani, gli infermi e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, possono ottenere allo stesso modo la piena Indulgenza, avendo l’intenzione di aborrire ogni peccato e l’intenzione di adempiere, non appena possibile, alle tre condizioni consuete, se si uniscono spiritualmente alle celebrazioni giubilari davanti a un’immagine, offrendo a Dio misericordioso le loro preghiere, dolori e disagi della propria vita.

Affinché l’accesso al perdono divino ottenuto attraverso le chiavi della Chiesa sia reso più agevole per una carità pastorale, questa Penitenzieria chiede con insistenza che il penitenziere diocesano, il clero della Cattedrale e i sacerdoti, dotati delle opportune facoltà per l’amministrazione delle confessioni, si dispongano con prontezza e generosità a celebrare il Sacramento della Penitenza”.

Ricordiamo inoltre che la parrocchia cittadina di Sant’Alberto ha celebrato in onore del patrono domenica scorsa. A breve il vescovo Maurizio celebrerà anche a Bellaria, alla Casa per ferie gestita dall’Opera diocesana Sant’Alberto.

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