
La Chiesa di Lodi prega per la pace
OGGI La diocesi aderisce all’invito del Santo Padre nella memoria della Beata Vergine Maria Regina

Un invito al digiuno e alla preghiera per la pace, il 22 agosto, nella memoria della Beata Vergine Maria Regina. È l’appello lanciato da Papa Leone XIV al termine dell’udienza generale di mercoledì scorso, subito raccolto dalla Chiesa di Lodi. Il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti, nel rinnovare la richiesta a tutte le comunità a rispondere positivamente all’esortazione del Santo Padre di digiunare e pregare per la pace, celebrerà una Santa Messa con questa intenzione alle 10 di oggi, venerdì 22 agosto, nella chiesa dell’Incoronata in occasione della commemorazione dei “Martiri del Poligono” di Lodi. Un momento di preghiera e un’opportunità per far spazio a gesti di riconciliazione e di fraternità, a partire dai rapporti personali.
Nella memoria di Maria, Regina della pace, ecco la supplica perché attraverso la sua intercessione i popoli trovino la via della concordia. La diocesi di Lodi e il suo vescovo Maurizio esortano tutti i fedeli a raccogliersi in un’unica invocazione, con la certezza che la preghiera può diventare seme di speranza per un’umanità lacerata dai conflitti.
L’invito del Santo Padre, destinato anzitutto ai cattolici ma aperto a tutte le donne e agli uomini di buona volontà, è del resto un appello forte e urgente: unire le forze spirituali, morali e civili per spegnere i focolai di guerra ancora in corso e, soprattutto, per sanare i cuori e le menti accecati dall’odio e dalla logica del dominio politico ed economico.
«Ci uniamo al pressante appello del Santo Padre: il perdurare di situazioni di violenza, odio e morte ci impegna a intensificare la preghiera per una pace disarmata e disarmante, supplicando la Beata Vergine Maria Regina della Pace di allontanare da ogni popolo l’orrore della guerra e di illuminare le menti di quanti hanno responsabilità politiche e diplomatiche», ha sottolineato il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, ricordando che «la pace non è un’utopia spirituale: è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa».
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