Il valore della preghiera biblica

Presentato a Casale il libro di don Vignolo

Un tempo come l’Avvento, ormai in prossimità del santo Natale, è prezioso per riscoprire il valore della preghiera e l’ultimo libro di don Roberto Vignolo (autore di tre saggi del volume “Un libro nelle viscere. I salmi, via della vita”, editrice Vita e Pensiero, a cura di Maria Ignazia Angelini e Roberto Vignolo) ci aiuta molto in questo senso. Sul Salterio la bibliografia è enorme, ma questo commento ha due caratteristiche che lo distinguono in modo particolare: nasce in un contesto preciso, il monastero, dove i salmi sono pane quotidiano di meditazione e preghiera; si colloca nell’alveo dell’esegesi più recente, che legge i Salmi come un continuum, vale a dire come discorso spirituale e poetico unitario, pur nella autonomia di senso dei suoi singoli componimenti. Non a caso i Padri del deserto li conoscevano a memoria e li recitavano tutti ogni giorno, facendoli diventare come la pulsazione della loro vita quotidiana. Essi avevano capito che questo libro riesce, come nessun altro dei testi biblici, a scandire ogni momento dell’esistenza, trasformandola in un’invocazione costante a Dio, in un perenne rendimento di grazie a Lui, che non si dimentica mai di noi. I Salmi ci aiutano, per così dire, a dare del Tu a Dio, sono una preghiera semplice, alla portata di tutti, rispecchiano fedelmente gli alti e bassi della nostra vita di fede, fatta spesso di un rapporto tormentato con il Signore, costellata da “agonie e resurrezioni” (André Chouraqui), da slanci e cadute, dalle molteplici sfumature del quotidiano.

Per questo da preghiera di Israele i Salmi sono diventati preghiera universale, capace di parlare all’uomo di tutti i tempi, anche all’uomo moderno, che nell’attuale fase di forte secolarizzazione rischia di smarrire la via che conduce a Dio. Il loro stesso autore onorifico, Davide, con la sua condotta non sempre irreprensibile, è l’emblema dell’umanità fragile e peccatrice, ma capace di invocare il Nome del Signore, per riprendere incessantemente il rapporto con Lui.

Leggere e meditare i Salmi è dunque il modo più semplice che la pedagogia biblica ci insegna per invocare Dio, facendolo diventare l’Interlocutore costante delle nostre giornate. Frequentando assiduamente i testi di questo libro straordinario, ci si accorge, però, che il nostro cercare Dio è sempre un essere cercati da Lui. Il Signore ci viene incontro per entrare in comunione con noi, affinché, come recita l’ultimo verso del libro, ogni nostro “respiro” diventi un inno di lode.

Gianluigi Sommariva

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