«Il Santo Rosario
come una carezza del Signore»

PIEVE La preghiera presieduta dal vescovo Maurizio Malvestiti ieri sera nella sede di Arredo Buongiorni

«La preghiera del Rosario, molto ripetitiva, è una carezza prolungata che riceviamo dal Signore per le mani della sua Santissima Madre». Ieri sera la famiglia Buongiorni ha ospitato nella sua “casa” a Pieve Fissiraga, la recita del Rosario, con il vescovo di Lodi Maurizio Malvestiti. In occasione del mese mariano, monsignor Malvestiti ha ricordato che «non solo i piccoli hanno bisogno del calore dei genitori e della propria famiglia. In ogni età questa carezza non fa mai male». E se è un gesto dolce che viene dalla Madre di Dio, ricorda un abbraccio con tutti coloro che ci hanno preceduto nel segno della fede, pregando la Madre del Signore come noi prima di noi, ha detto il vescovo Maurizio. “Ora e nell’ora della nostra morte” recita l’Ave Maria: «Perché la morte è rivestita della luce di Cristo risorto - ha spiegato -. C’è la tristezza, sempre pronta a prendersi un po’ del nostro cuore e dei nostri sentimenti, ma noi sappiamo di essere chiamati alla vita e all’amore, che sono più forti della morte. Questa è la grande verità pasquale, ovvero l’amore del Figlio di Dio per noi, che Maria ricorda in questa preghiera, chiedendoci di alternare la lode che presentiamo a lei come figli, alla meditazione e alla contemplazione dei misteri di Cristo».

I Misteri Gloriosi sono stati recitati dal parroco don Stefano Chiapasco. Ma non dobbiamo dimenticare una parola della liturgia tanto vera ed essenziale, ha sottolineato il vescovo Maurizio: «Per la Passione e la Croce, ossia per le prove dalla vita, fa che giungiamo alla gloria della Risurrezione. Questa gloria e questa luce ci sostengono nei momenti di prova che non mancano mai ma è sicura la risurrezione». Chiediamo alla Madonna di prolungare questa carezza: «Lei vede l’ansia che abbiamo nel cuore e le preoccupazioni e a volte i dolori che cerchiamo di nascondere anche a noi stessi». E parlando del malessere giovanile, che aveva richiamato domenica scorsa incontrando i maturandi e giovani che parteciperanno al giubileo a Roma, il vescovo Maurizio ha concluso: «Siamo chiamati a dare loro una testimonianza il più possibile trasparente». Da Arredo Buongiorni erano presenti anche l’attuale sindaco Domenico Pedote e il suo predecessore, Stefano Guerciotti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA