Il mondo in apprensione per Papa Francesco. L’aggiornamento di domenica sera: «Condizioni critiche, ma resta vigile»

Roma Il Santo padre in prognosi riservata all’ospedale Gemelli

Lodi

Domenica 23 febbraio (ore 19.30) - “Insufficienza renale”. È il dato nuovo del bollettino medico di domenica sera, che riferisce delle condizioni di salute di Papa Francesco al nono giorno di degenza al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale. “Le condizioni del Santo Padre permangono critiche; tuttavia da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie”, rende noto la Sala Stampa della Santa Sede: “Ha effettuato le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina. Stabile è rimasta la piastrinopenia; tuttavia, alcuni esami sanguigni dimostrano un’iniziale, lieve insufficienza renale, allo stato sotto controllo. Prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ben orientato”. “La complessità del quadro clinico e l’attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro impongono che la prognosi resti riservata”, la conclusione del bollettino, in cui si rende noto inoltre che il Papa “nel corso della mattina, presso l’appartamento allestito al decimo piano, ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui”.

Domenica 23 febbraio - Aggiornamento. Dalla sala stampa del Vaticano si fa sapere che è trascorsa «tranquilla» la notte per papa Francesco, arrivato alla decima giornata di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma. «La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato» si legge in un messaggio inviato ai giornalisti poco dopo le 8.

Sabato 22 febbraio - “Prognosi riservata”. È l’esito del bollettino di questa sera (sabato 22 febbraio) sulle condizioni di salute del Papa, ricoverato al Policlinico Gemelli da 9 giorni per una polmonite bilaterale. “Le condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo”, si legge nel bollettino odierno, in cui si apprende che “questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi”.

“Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia associata a un’anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni”, si legge ancora nel bollettino: “Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona, anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”.

La nota della Cei e la Diocesi di Lodi

“Rinnoviamo la vicinanza delle Chiese in Italia a Papa Francesco, ricoverato da venerdì 14 febbraio al Policlinico A. Gemelli. Nell’affidare al Signore l’operato dei medici e del personale sanitario, ci stringiamo al Santo Padre con affetto, invitando le comunità ecclesiali a sostenerlo con la preghiera in questo momento di sofferenza”. È quanto si legge in una nota della Presidenza della Cei.

Anche la Diocesi di Lodi si stringe nella preghiera. Già lo scorso martedì 18 febbraio il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti aveva ricordato il Santo Padre nel messaggio rivolto ai partecipanti del convegno dedicato al primo caso di Covid a Codogno nel 2020.

Questa sera, sabato 22 febbraio, a Casalpusterlengo, al Santuario della Madonna dei Cappuccini, in occasione del concerto commemorativo a cinque anni dall’inizio della pandemia si è pregato per il Pontefice insieme al vescovo.

Nel pomeriggio di sabato 22 febbraio il vescovo di Lodi ha concelebrato a Bergamo, nella cattedrale di Sant’Alessandro, la Santa Messa presieduta dal cardinale Segretario di Stato Parolin per l’ordinazione episcopale del nuovo Nunzio Apostolico in Papua Nuova Guinea. Anche in questa occasione il ricordo affettuoso è andato al Santo Padre.

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