Il maggio nelle parrocchie:

Maria si fa vicina alla gente

Siamo nel pieno del mese di maggio, un tempo particolarmente significativo per la liturgia: tempo di Pasqua e dello svelarsi di Cristo nella luce della Risurrezione, tempo dell’attesa dello Spirito Santo disceso a Pentecoste e anche tempo tradizionalmente dedicato dalla Chiesa alla Vergine Maria.Molte sono le iniziative che, come tutti gli anni, si ripetono nelle varie parrocchie della diocesi per rinnovare la devozione e l’affidamento alla Madonna. Tra i riti più antichi e consolidati, quello del rosario “itinerante”, cioè la preghiera che esce dalla sua sede convenzionale, la chiesa, per farsi incontro alle persone. Don Giuseppe Raimondi, parroco di San Fereolo, commenta così questa pratica molto amata e seguita: «Il senso di avvicinarsi alla gente, proponendo momenti di raccoglimento nei cortili dei condomini, nelle cascine e anche nelle zone industriali è quello di ravvivare la fede e promuovere l’opera di evangelizzazione. Nella nostra parrocchia il rosario si tiene tutte le sere, dal lunedì al venerdì. Alcuni volontari caricano panche e sedie su un furgone e le portano di volta in volta nei luoghi di riunione stabiliti in modo che lì si possa pregare e poi celebrare la messa. I ragazzi animano con le loro meditazioni la sera del giovedì e le famiglie, a cui è dedicata particolare attenzione in preparazione al VII Incontro mondiale delle famiglie, quella del venerdì». Prevista inoltre una celebrazione solenne che si terrà il 31 maggio, in via Raffaello, a conclusione del mese mariano. Anche uscendo da Lodi si incontrano molte iniziative di devozione. A Sant’Angelo la parrocchia di Sant’Antonio Abate e Santa Francesca Cabrini propone, ad esempio, un rosario serale quotidiano per le vie della città e il parroco, don Ermanno Livraghi, precisa che le tappe di preghiera vengono accompagnate dalla statua della madonna: «Portando la statua di Maria vogliamo rivivere una sorta di pellegrinaggio spirituale che esprime la Sua vicinanza di Madre a tutti noi. Speriamo che in molti rispondano e partecipino in modo corale per rinnovare il nostro affidarci a Lei: quello delle nostre famiglie, del nostro oratorio e della nostra fede». Nella parrocchia di San Martino in Strada i fedeli vivono un rituale affine: il trasferimento dell'icona della Sacra Famiglia, ancora una volta con riferimento al VII Incontro Mondiale, nelle varie tappe delle processioni che per tre sere a settimana toccano luoghi mariani significativi, come cappelle ed edicole votive.

La pratica del rosario “itinerante” raggiunge anche le comunità di Arcagna e Montanaso, dove il parroco, don Stefano Grecchi da spazio ad un’ulteriore iniziativa dal titolo “Madonna Pellegrina”: «Ogni bambino, nel giorno stabilito, terminata la scuola, porta a casa l’Immagine della Madonna del Gabòn, venerata nel nostro Santuario di Arcagna, con l’impegno-fioretto di recitare alla sera insieme alla famiglia la preghiera riportata sul retro dell’immagine. Si cerca così di coinvolgere i genitori nella custodia, nella trasmissione e nell’accrescimento del dono della fede».Le parole di don Grecchi rievocano infine l'esortazione del beato Papa Giovanni Paolo II che invitava, attraverso la preghiera mariana a «penetrare più a fondo nel contenuto della Buona Novella e confermare sempre più la propria esistenza a Cristo» .

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