
Il futuro deve essere un dono, per andare oltre agli errori del passato
In Cattedrale a Lodi la celebrazione presieduta dal vescovo Maurizio nella Giornata per la pace

Lodi
Grazie «Il futuro deve essere un dono, per andare oltre agli errori del passato, scegliendo nuovi cammini di pace». Nel primo giorno dell’anno e nella solennità di Maria SS. Madre di Dio, il vescovo Maurizio ha condiviso con i fedeli un momento di riflessione e una preghiera in cattedrale per la pace: «I Cristiani, pur impegnando le loro forze in questa prospettiva, devono testimoniare che senza il rinnovamento delle coscienze e dei cuori che viene dalla misericordia divina, mai avremo la vera pace. Solo quando misericordia, perdono e indulgenza incontreranno l’umile riconoscimento delle colpe e la conversione da parta nostra, nascerà la vera riconciliazione». Aprendo il nuovo anno, le parole del vescovo Maurizio hanno espresso un augurio: «Questa sera ci scambiamo un augurio pensando alla Terra Santa, alla Siria, all’Ucraina e al mondo che, purtroppo, è in guerra. E ci affidiamo a Cristo, nostra pace, ricordandoci che lui è in grado di sconfiggere inimicizia e divisione con la sua Croce». Custodiamo l’amore del Crocefisso nel nostro cuore per essere “Pellegrini di speranza e di pace”. Citando le parole di papa Francesco, monsignor Malvestiti ha ricordato che, in occasione dell’indizione del Giubileo, «il Santo Padre ha indicato la pace come priorità, invitandoci a cercare la giustizia e a farci voce di quelle situazioni di oppressione e devastazione a cui è sottoposta la Terra, nostra casa comune».

Il Papa, in questa giornata, offre al mondo tre appelli, ha proseguito il vescovo Maurizio: «Che i Paesi più benestanti possano convincersi a condonare i debiti di quei Paesi che non sono nella condizione di ripagare. Il mondo intero, poi, deve promuovere il rispetto della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, affinché ogni persona possa amare le propria esistenza guardando con speranza al futuro. Infine, che si utilizzi almeno una percentuale fissa del denaro impiegato negli armamenti per la costituzione di un fondo mondiale che elimini definitivamente la fame nel mondo e che faciliti, nei Paesi più poveri, attività educative volte a favorire lo sviluppo sostenibile, contrastando il cambiamento climatico». A concelebrare la liturgia eucaristica, c’erano il vicario generale e parroco della Cattedrale monsignor Bassiano Uggè, monsignor Giuseppe Cremascoli, presidente del Capitolo, monsignor Franco Badaracco, monsignor Antonio Valsecchi, don Enrico Bastia.
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