Il cardinale Tettamanzi a Lodi

Il tema delle fragilità umane e del loro collegamento con

la speranza cristiana

sarà al centro della quarta edizione

Il cardinale Dionigi Tettamanzi sarà a Lodi per il IV Convegno diocesano di pastorale della salute. Tutti i cappellani, gli operatori e i volontari degli ospedali e degli istituti di cura e delle associazioni, sono invitati a prendervi parte sabato 15 marzo, presso la Casa madre delle Figlie dell’Oratorio in via Paolo Gorini 27, a partire dalle 9.30. “Fragilità e salute in orizzonti di speranza. Stili cristiani di partecipazione e testimonianza” è il titolo scelto per l’importante appuntamento dall’Ufficio diocesano di pastorale salute, diretto da don Alberto Curioni.

Proprio don Curioni interverrà in mattinata, per un saluto di apertura. Con lui ci sarà anche il vescovo di Lodi, monsignor Giuseppe Merisi. Subito dopo ci sarà spazio per la riflessione dell’arcivescovo emerito di Milano, che si soffermerà sul tema proposto dall’Ufficio diocesano. Infine, don Carmine Arice, direttore nazionale dell’Ufficio Cei per la Pastorale salute, parlerà del Ministero della consolazione. La mattinata sarà cadenzata anche da interventi musicali di viola ed organo.

Il cammino dei convegni riservati al mondo della salute risale a otto anni fa, precisamente al 2006, anno in cui la diocesi ha proposto la prima iniziativa di questo genere: «Siamo partiti dall’associazionismo cattolico - spiega don Curioni - quindi, potremmo dire, dal dato concreto. Nel 2008 siamo passati al tema teologico della salute del corpo relazionata alla salvezza dell’anima. Nel 2010 abbiamo affrontato il discorso della prossimità fraterna e quest’anno vorremmo appunto completare il percorso entrando nel merito delle fragilità umane e del loro inevitabile collegamento con la speranza cristiana». Rimanendo nell’ambito delle fragilità, la consolazione che i fratelli possono portare al prossimo nel momento della debolezza è l’argomento che approfondirà don Arice con la sua relazione. Alla mattinata parteciperanno anche le dame e i cavalieri dell’Unitalsi, con il loro presidente Carlo Bosatra. La sottosezione lodigiana dell’associazione rappresenta infatti una delle realtà più radicate e capillarmente diffuse sul territorio per l’assistenza ai malati e ai sofferenti.

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