Il 14 settembre il pellegrinaggio vocazionale

Monsignor Merisi, che lo scorso anno ha voluto

la prima edizione dell’appuntamento, sarà

presente alla partenza e benedirà i partecipanti

«Il pellegrinaggio vocazionale vuole essere un segno di continuità del cammino dei giovani, che richiama il cammino delle Gmg con la Croce. È stato desiderato dal vescovo Giuseppe e questa è la seconda edizione». Presenta così il pellegrinaggio vocazionale di domenica 14 settembre da Corte Sant’Andrea ad Ospedaletto, don Carlo Groppi, direttore del Centro diocesano vocazioni. Dopo il cammino da Lodi a Lodi Vecchio dello scorso anno infatti, quest’anno il Pellegrinaggio vocazionale si svolgerà da Corte Sant’Andrea (Madonnino al Trasitum Padi) a Ospedaletto, passando per Orio e percorrendo un pezzo della via Francigena.

Il ritrovo è poco prima delle 16.45 a Corte Sant’Andrea, frazione di Senna Lodigiana. Gli organizzatori ricordano che gli autisti possono parcheggiare a Ospedaletto e fino alle 16.30 sarà assicurato un passaggio apposito per loro. Solo in caso di tempo molto brutto il pellegrinaggio verrà sospeso. In contemporanea la Provincia di Lodi avrà una manifestazione nella chiesa di Corte Sant'Andrea, così il ritrovo per tutti i pellegrini del Pellegrinaggio vocazionale è al Madonnino vicino al Trasitum Padi. Monsignor Giuseppe Merisi sarà presente alla partenza del Pellegrinaggio e benedirà i giovani e tutti i partecipanti. Sono infatti i giovani i primi invitati, ma anche gli adolescenti, gli educatori, e tutti coloro che vorranno condividere questo momento di cammino, preghiera, “passaggio” insieme. Dopo Corte Sant’Andrea, il percorso avrà una tappa a Orio per la “cena del pellegrino” offerta dalla parrocchia di Orio e dal gruppo “Non solo cuoche” presso la Grangia benedettina, messa a disposizione dal Comune appositamente per il pellegrinaggio. I pellegrini proseguiranno quindi per Ospedaletto, dove sarà celebrata la Santa Messa, prevista circa alle 19.45.

«Il tema è “Passaggio per la vita” e verrà declinato in tre tappe - annuncia don Groppi -. La prima tappa, al Trasitum Padi, sarà “Vivere nel passaggio”. Il guado è luogo di attraversamento, di rischio, di incertezza (sulle acque). Parliamo spesso di vita precaria, di incertezze per il futuro... il Vangelo ci dà una luce: ogni passaggio può essere per la vita, per una nascita. La seconda tappa - prosegue don Groppi - alla grangia di Orio, luogo di ospitalità benedettina, si chiamerà “Mi dai un passaggio?”. Il passaggio deve essere accompagnato, ci vuole un “traghettatore”, una persona al mio fianco che veglia con me e per me. Vedi anche la compagnia dei santi. Infine in chiesa ad Ospedaletto vivremo la terza tappa, “La croce: luogo del passaggio”. È la Croce, e il 14 settembre è festa dell’Esaltazione della Croce, il luogo di passaggio alla vita: la Chiesa vive sempre in questo passaggio, nella Pasqua di Gesù. Essa immerge ogni incontro, ogni situazione nella Pasqua di Gesù, perchè possa rinascere in una vita che è già ora e che non finisce più».

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