Giubileo del mondo del lavoro, la presentazione in Episcopio

Lunedì 20 ottobre alle 18.30 la conferenza stampa sull’evento di domenica 9 novembre

Lodi

La Chiesa di Lodi si appresta a vivere, il prossimo 9 novembre, una giornata di profonda intensità spirituale e sociale in occasione del Giubileo diocesano del mondo del lavoro. L’appuntamento è previsto nella basilica cattedrale a Lodi con la liturgia eucaristica presieduta dal vescovo monsignor Maurizio Malvestiti. Alla Santa Messa delle 11 sono invitati tutti i lavoratori, i rappresentanti delle realtà produttive e sindacali, le associazioni di categoria, operatori e addetti del mondo agricolo e del commercio. Oltre alla celebrazione, che sarà seguita da un momento di incontro alla Casa vescovile, ulteriori iniziative previste per il Giubileo del mondo del lavoro verranno illustrate lunedì prossimo, 20 ottobre, in Episcopio (via Cavour 31 a Lodi) alle ore 18.30, in occasione di una conferenza stampa presieduta da monsignor Malvestiti e promossa dall’Ufficio per la pastorale sociale della diocesi di Lodi. Sarà presentato nella circostanza in dettaglio il programma del Giubileo del mondo del lavoro che si svolgerà in concomitanza con la 75esima Giornata nazionale del Ringraziamento. In sintonia con la Chiesa che celebra quest’anno il Giubileo, con particolare attenzione al tema della Speranza, anche la diocesi di Lodi si pone in ascolto di tutti i vari “mondi” in cui i cattolici e gli uomini di “buona volontà” vivono e operano. L’incontro e la celebrazione con il mondo del lavoro è dunque l’occasione per condividere un momento di riflessione su un tema grande e importante come il lavoro, che è «una chiave, e probabilmente la chiave essenziale, di tutta la questione sociale, se cerchiamo di vederla veramente dal punto di vista del bene dell’uomo» (Giovanni Paolo II, Laborem exercens, 3). La tutela, la difesa e l’impegno per la creazione di un lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale, costituisce uno dei segni tangibili di speranza, come Papa Francesco ha indicato nella Bolla di indizione dell’Anno giubilare (cf. Francesco, Spes non confundit, 12).

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