GIORNATA DEL MALATO «Curare le malattie di corpo e spirito con le relazioni
e la preghiera»

L’invito del vescovo nella Messa a San Gualtero nella memoria della Madonna di Lourdes

Curare con le relazioni ogni malattia del corpo e dello spirito. Questo il messaggio del vescovo Maurizio ai fedeli che domenica pomeriggio hanno gremito la chiesa parrocchiale di San Gualtero, in occasione della Santa Messa per la memoria festosa della Madonna di Lourdes, Giornata mondiale del malato, accolta quest’anno in quella parrocchia a motivo della commemorazione in atto per l’ottavo centenario della morte di San Gualtero, «il quale comprese che l’antidoto per ogni malato sono gli altri, e la medicina più sicura è la misericordia».

Monsignor Malvestiti, che ha presieduto la Santa Messa, concelebrata dal vicario generale monsignor Bassiano Uggé, con il parroco don Renato Fiazza e altri sacerdoti, compresi i cappellani degli ospedali Maggiore di Lodi, Casale, Sant’Angelo e della casa di riposo cittadina Santa Chiara, ha esortato a chiedere all’Immacolata «di intercedere presso Dio la guarigione del corpo e dell’anima» ma anche, per tutti, «il perdono che libera dal peccato, dall’odio, dalle ingiustizie che generano la follia della guerra». La chiamata alla santità, invece, ci mantiene sui sentieri della giustizia, dell’unità e della pace. Doni tanto attesi ovunque, «ma soprattutto in Terra Santa e in Ucraina», ha specificato il vescovo, invitando poi a pregare per tutti gli ammalati e gli anziani: «Li ricordiamo in modo speciale. In questa giornata ad essi dedicata: alla Santissima Madre di Dio si unisce oggi San Gualtero ma anche i Santi Bassiano e Alberto. Così si rafforza il nostro cammino sui passi della fede, e con l’intercessione di Maria e dei Santi desideriamo confermare le promesse battesimali». La Quaresima, ormai alle porte, sosterrà questo nostro proposito. Lo sosterrà in tutta la Chiesa: «Stiamo così vivendo la prima tappa del triennio di sinodalità e santità per camminare insieme verso la pienezza della vita e dell’amore. Solo Dio può donare agli uomini questa santità con la grazia della parola e del sacramento». Se il mondo esclude qualcuno, infatti, rimane al nostro fianco colui che la scrittura chiama l’Onnipotente. «Pur di venirci incontro e consegnarci la certa speranza della resurrezione è andato alla croce - ha concluso il vescovo -. È veramente il nostro rifugio. Cristo non esclude nessuno, include tutti quelli che credono nella sua misericordia». Riprendendo poi il messaggio di Papa Francesco per questa Giornata, il vescovo ha terminato con l’invito a «combattere la solitudine». Il grazie al vescovo per l’attenzione ai malati è stato espresso dal direttore dell’Ufficio e della Consulta diocesani della salute dottor Marco Farina. I volontari dell’Unitalsi hanno accompagnato la celebrazione, anche nella breve processione eucaristica interna alla chiesa. Al termine della Santa Messa, trasmessa in diretta streaming sui canali YouTube per agevolare la partecipazione di tutti, il vescovo si è recato presso l’oratorio parrocchiale per un saluto ai partecipanti alla festa “genitori e ragazzi”..

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