Folla alla Maddalena per salutare Daccò

«Il Crocifisso della tua Maddalena ti aveva insegnato e impresso nel cuore l’oggi della carità. È l’eredità che accogliamo da te a riscaldare il cuore». In una chiesa della Maddalena gremita, il vescovo Maurizio Malvestiti ha presieduto stamattina il funerale di Carlo Daccò. Si è spento all’età di 75 anni: un cancro al fegato lo ha portato via nella notte tra lunedì e martedì. Nella chiesa della città bassa, monsignor Malvestiti lo ha salutato per l’ultima volta. Hanno concelebrato il vicario generale don Bassiano Uggè, il parroco don Dino Monico e decine di sacerdoti di Lodi e da fuori città. Numerosi gli incarichi ricoperti negli anni da Carlo Daccò, che è stato anche nel consiglio di amministrazione del «Cittadino». In mezzo alla folla, spiccavano i volti di Domenico Vitaloni e di Giuseppe Migliorini, presidenti rispettivamente della Fondazione comunitaria e della cooperativa Sollicitudo, entrambe realtà che Daccò ha contribuito a fondare. Tanti gli esponenti di Azione cattolica di cui è strato presidente per tre trienni dal 1976 al 1983, con incarichi anche ragionali. È stato il primo presidente dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale dal 2003 al 2010 e consigliere del Fondo di solidarietà della diocesi.

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