«Elevate le preghiere a Maria»

Sono stati i bambini e i ragazzi del grest di Castiglione d’Adda ad accogliere il vescovo Merisi, arrivato giovedì mattina per celebrare la festa dell’Assunta, Santa Patrona del paese. A dargli il benvenuto presso il centro parrocchiale c’erano anche le autorità civili e militari con in testa il sindaco, Alfredo Ferrari, e poi la Filarmonica castiglionese schierata sul sagrato per dare un saluto in musica a Sua Eccellenza.

Con loro anche il parroco, don Antonio Valsecchi, che ha concelebrato, e gli altri sacerdoti della parrocchia (don Gino, don Francesco e il collaboratore pastorale don Giovanni), il coro numerosissimo e i rappresentanti delle associazioni ecclesiastiche. Durante l’omelia Merisi ha ricordato l’atto ufficiale che ha riconosciuto la proclamazione dell’assunzione anche corporea di Maria in Cielo: «Risale al 1 novembre 1950, ad opera di papa Pio XII». Un dogma fondato sia sulla Sacra Scrittura che sulla fede cristiana professata dal popolo in tutti i secoli precedenti: «In Oriente già nel quarto secolo, nel nostro Occidente dall’ottavo si parla di Assunzione, e si indica la data del 15 agosto. Nell’enciclica Lumen Gentium si legge l’ulteriore precisazione secondo cui la Vergine è immagine e inizio della Chiesa e rappresenta un segno di speranza e consolazione per tutti gli uomini. «Guardando alla statua dell’Assunta possiamo comprendere come sia una mamma che ci accompagna, un modello di santità e una maestra di vita e di fede che ci educa a porre la nostra mano in quella di Gesù e a diventare strumenti di grazia attraverso cui lo Spirito Santo opera le Sue meraviglie».

E ancora: «Masse sterminate di uomini e donne si rivolgono a Lei come inesauribile sorgente di speranza. Perchè? Perchè, come dice San Paolo nella seconda lettura: «Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti». Ne ha fatto partecipe sua madre e in prospettiva anche noi. Tutti siamo attesi in Paradiso, non per svalorizzare l’impegno terreno che ci attende, ma per dire che possiamo capire la sua verità solo se solleviamo lo sguardo verso il cielo». Numerosi poi gli inviti di Sua Eccellenza alla comunità di Castiglione per ogni età e ogni condizione: «Ai catechisti chiedo di tradurre anche in prospettiva educativa la dignità e il valore del corpo che sarà presente con noi in Paradiso; agli sposi dico: imparate dall’attenzione di Maria, amate di vero cuore la famiglia e superate i disagi del tempo presente; agli anziani: affidate le sofferenze e le fatiche alla Vergine Santa che asciuga le nostre lacrime e mitiga i nostri sconforti». Al termine della funzione, monsignor Merisi è tornato in oratorio per il congedo, mentre la sagra vera e propria, organizzata grazie al contributo della Pro loco, ha avuto inizio la sera di giovedì ed è proseguita in quelle successive per chiudersi questa domenica.

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