Don Uggè nuovo vicario generale

È don Bassiano Uggè, 46 anni, uno dei due sottosegretari della Conferenza episcopale italiana, il nuovo vicario generale della diocesi di Lodi. Lo ha annunciato sabato mattina 4 luglio il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti, al termine della solenne celebrazione religiosa dedicata a Sant’Alberto, compatrono della diocesi. Don Uggè prenderà il posto di monsignor Iginio Passerini, 67 anni, vicario generale da oltre 15 anni. L’avvicendamento si terrà il prossimo 7 settembre: fino a quella data i due ricopriranno gli attuali incarichi e solo in quella data sarà resa nota la futura destinazione del vicario generale.

Non è stato questo l’unico annuncio dato dal vescovo, che si è soffermato sui contenuti del futuro piano pastorale triennale, incentrato nel 2015 sull’anno giubilare, nel 2016 sul congresso eucaristico nazionale e nel 2017 sul centenario della morte del beato Vincenzo Grossi (che sarà proclamato santo il prossimo 18 ottobre) e sul centenario della morte di Santa Francesca Cabrini.

Alla celebrazione, tenuta in cripta e molto affollata di fedeli, hanno parte numerosi sacerdoti, monsignor Claudio Baggini vescovo emerito di Vigevano, il capitolo della cattedrale e i tre sacerdoti della parrocchia di Sant’Alberto di Lodi.

«In questa ricorrenza – ha detto il vescovo - desidero offrire una anticipazione del piano pastorale per i prossimi tre anni onde consentire ad ogni livello la migliore elaborazione dei percorsi pastorali specifici. La invierò tra poco on line dalla casa episcopale a tutti i sacerdoti e sono certo che l’itinerario proposto sarà accolto nello spirito di quella comunione che, grazie a Cristo Signore, ci rende “un cuor solo e un’anima sola”. Esso, del resto, è frutto della consultazione ampia realizzata nel mio primo anno tra voi e della approfondita riflessione con gli uffici di Curia coinvolti nella elaborazione della traccia sulla quale si sono espressi il consiglio pastorale e presbiterale diocesani e quello dei vicari. Seguirà l’invio ai sacerdoti del testo definitivo col calendario diocesano 2015-2016, indirizzati però a tutti. Per gli anni successivi, il piano pastorale sarà integrato da una mia lettera, che preciserà la seconda e terza tappa, concepito com’è – potremmo dire – “in progress”. La sera del prossimo 7 settembre, nel quinto centenario del tempio cittadino della Pace, accanto ai momenti commemorativi che saranno resi noti, presenterò all’intera comunità diocesana le linee generali e quelle del primo anno. Poi riprenderò il cammino nei singoli vicariati per una riflessione su di esse, che avvierà la preparazione alla stessa visita pastorale».

«Prossimamente – ha proseguito il vescovo - saranno resi pubblici i trasferimenti e le nomine di alcuni sacerdoti. La preghiera è stata costante da parte di tutti e vi ringrazio. Intensificatela perché le comunità e gli interessati accolgano in spirito di fede e di obbedienza quanto è maturato nel discernimento orante per il bene della diocesi. Oggi darò un solo un annuncio riguardante l’ufficio del vicario generale. Monsignor Iginio Passerini continuerà a ricoprirlo fino al 7 settembre 2015 e a succedergli ho chiamato don Bassiano Uggè. Il nostro dono per ambedue sia il ricordo nella Santa Messa, con l’augurio di piena fedeltà al Signore Gesù, il Pastore Buono, e di sempre generosa disponibilità al vescovo, ai confratelli e ai fedeli. Avremo modo di ringraziare monsignor Iginio per il servizio di oltre 15 anni nel presente incarico, dopo essere stato rettore del Seminario ed avere svolto sempre altri uffici con la competenza e l’amore alla chiesa di Lodi che lo distinguono».

Il futuro vicario generale è nato a Lodi il 6 dicembre 1968 ed è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1993. Studente di Diritto canonico all’Università Gregoriana (1996-1999), è tuttora – dal 1999 - collaboratore pastorale festivo a San Gualtero in Lodi. Prestigiose le nomine in diocesi: giudice del Tribunale ecclesiastico diocesano (2001-2004), segretario dei vescovi Capuzzi e Merisi (2000-2007), giudice del Tribunale ecclesiastico regionale lombardo (2001-2007 e dal 2010 a oggi), docente di Diritto canonico agli Studi teologici riuniti (2006-2007), vicario giudiziale e presidente del Tribunale ecclesiastico diocesano (dal 2004 a oggi). Dal novembre 2008 è a Roma, prima con l’incarico di segretario particolare dell’allora segretario generale della Cei monsignor Crociata, poi – dal marzo 2012 – come sottosegretario della Cei.

Monsignor Malvestiti, al termine della Messa di Sant’Alberto, ha invitato i sacerdoti presenti a raggiungere il palazzo episcopale, dove – con al fianco don Passerini e don Uggè – ha illustrato il percorso compiuto per la nomina. Il vescovo ha sottolineato di aver trovato in monsignor Passerini un collaboratore eccellente, con il quale si è sempre trovato benissimo.

«Fin dall’inizio – ha dichiarato don Passerini nel corso dell’incontro – ho convenuto con il vescovo sulle necessità che si addivenisse a un cambiamento. Dopo 15 anni come vicario generale si rischia, anche senza volerlo, di essere condizionanti. Il cambiamento, poi, è un bene anche nella missione del prete».

Ricordiamo che monsignor Iginio Passerini è nato a Fombio il 27 febbraio 1948 ed è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1972. E’ stato studente alla Facoltà teologica di Milano (1972-1976), segretario del vescovo Giulio Oggioni (1975-1981), studente all’Istituto Patristico Augustinianum di Roma (1981-1983), vicerettore del Seminario vescovile di Lodi (1983-1984) e quindi rettore (1984-2000). E’ vicario generale dal maggio 2000, incarico che ha svolto con i vescovi Capuzzi, Merisi e Malvestiti. Dal gennaio 2008 è anche amministratore parrocchiale della piccola comunità di Meleti.

Stringatissimo il discorso pronunciato da don Bassiano Uggè, che ha sottolineato come la scelta compiuta è inserita nella promessa di obbedienza filiale fatta a suo tempo al vescovo Merisi. «Nello spirito del nulla chiedere e del nulla rifiutare – ha aggiunto – ho accettato con cordialità questo incarico».

Le due personalità coinvolte, don Uggè e don Passerini, si stimano da sempre. L’attuale vicario generale ha dichiarato di essere felicissimo della scelta compiuta dal vescovo. «Conosco don Bassiano fin da quand’era piccolo – ha detto – da quando faceva il chierichetto e serviva la Messa a mio zio don Mauro Pea, nella chiesa dell’Incoronata. Ho poi avuto modo di stimarlo e apprezzarlo in Seminario e come segretario vescovile».

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