Dal primo al 6 agosto la 37esima “Giornata mondiale della gioventù”: 250 i lodigiani presenti a Lisbona. Oggi pomeriggio la partenza

Appuntamento alle 17 al piazzale degli sport di Lodi con il vescovo. «il Cittadino» seguirà l’intensa settimana portoghese sul sito, sui canali social e sul quotidiano in edicola

La partenza in pullman, oggi domenica 30 luglio, alle 17 dal piazzale degli Sport, zona piscina Faustina di Lodi. Cinque pullman, 250 lodigiani. Si sente tutta, la trepidazione per la Giornata mondiale della gioventù. Quest’anno si celebra a Lisbona fino al 6 agosto. A salutare i lodigiani alla partenza ci sarà anche il vescovo, monsignor Maurizio Malvestiti, che poi sarà tra i relatori delle catechesi in Portogallo. «A Lisbona saremo ospitati nella parrocchia Torres Vedras, insieme alle diocesi di Pavia e Vigevano che viaggiano con noi e ad altre diocesi italiane - dice don Enrico Bastia, direttore dell’Ufficio di pastorale giovanile -. Saremo ospiti nelle scuole. Seguiremo sul posto anche le catechesi mercoledì, giovedì e venerdì e il nostro vescovo sarà tra i relatori».

«A Lisbona saremo ospitati nella parrocchia Torres Vedras, insieme alle diocesi di Pavia e Vigevano che viaggiano con noi e ad altre diocesi italiane - dice don Enrico Bastia, direttore dell’Ufficio di pastorale giovanile -. Saremo ospiti nelle scuole»

Mercoledì 2 agosto i lodigiani parteciperanno inoltre alla festa degli italiani, giovedì 3 alla cerimonia di accoglienza del Santo Padre e venerdì 4, prima della Via Crucis del pomeriggio, annuncia don Enrico: «Notizia dell’ultimo momento: il mattino andremo a Fatima».

Proprio al santuario mariano, il mattino di sabato 5 agosto Papa Francesco incontrerà i giovani ammalati e pregherà per la pace in Ucraina, mentre in serata tornerà a Lisbona per la grande Veglia della Gmg a “Campo da Graça” (Parque Tejo) e per la Messa conclusiva di domenica 6. Tra i lodigiani, i più giovani hanno 17 anni; dieci i sacerdoti, più il vescovo Maurizio; alcuni giovani cureranno le comunicazioni via social e anche “il Cittadino” condividerà notizie e post provenienti dalla “loro” Gmg.

Rientreranno martedì 8 agosto. “Una Gmg è per sempre”, viene da dire. Che sia la prima, l’unica, comunque mai una fra tante. Lo stesso don Enrico ne ha all’attivo diverse: Roma 2000 da 19enne, Colonia 2005 da seminarista, Madrid 2011 da sacerdote, Cracovia 2016 da responsabile Upg. Su Lisbona dice: «Ci siamo preparati in diocesi in vari incontri, di approfondimento, di preghiera mariana a Ossago e anche tecnici, sempre incoraggiati dal vescovo. Sarà sicuramente un’esperienza forte, stancante, lo mettiamo in conto. L’invito è a ritagliarsi dei momenti personali anche se siamo lì con tutto il mondo. Una Gmg lascia il segno se ci lasciamo un po’ provocare dalla Parola del Vangelo e del Papa e dall’incontro con altri giovani. Anche nella dimensione globale può esserci lo spazio intimo che solitamente non riusciamo a ritagliarci, che ci faccia alzare in piedi e andare verso Elisabetta (dal tema “Maria si alzò e andò in fretta”, ndr), cioè le situazioni che il Signore ci metterà davanti». E poi la riscoperta del pellegrinaggio, educandovi i più giovani.

L’augurio del vescovo Maurizio, espresso a giugno a San Fereolo, è stato quello di un’esperienza di «giovinezza, universalità e incontro con qualcuno di completamente nuovo e inatteso»

L’augurio del vescovo Maurizio, espresso a giugno a San Fereolo, è stato quello di un’esperienza di «giovinezza, universalità e incontro con qualcuno di completamente nuovo e inatteso». Papa Francesco ha affidato vicendevolmente i giovani ai nonni e ha detto: «Buona strada. La vita è così: mettersi in cammino. I giovani hanno questa vocazione di mettersi in cammino».

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