Dal 18 gennaio la visita pastorale

«Ho la gioia di indire oggi la visita pastorale. A essa ci preparerà soprattutto la preghiera, che vi chiedo quotidiana. Maria, Madre di Misericordia, coi Santi e Beati lodigiani ci accompagni. Il Buon Pastore Gesù vuole rendere santo il suo gregge e porlo tanto al sicuro nella Chiesa da consentire poi al vescovo di lasciare le 99 pecorelle per ricercare quella smarrita e consegnarla anch’essa alla infinita misericordia nella festa del perdono sempre accordato ai figli di Dio in Cristo Gesù» .

È il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti ad annunciare ai lodigiani, riuniti ieri pomeriggio in Cattedrale nella solennità dell’Epifania, la sua prima visita pastorale: avrà inizio il 18 gennaio, vigilia della festa del patrono della città San Bassiano, e raggiungerà «tutte le persone, le istituzioni cattoliche, le cose e i luoghi sacri che sono nell’ambito della diocesi».

La lettura del decreto di indizione da parte del vicario generale don Bassiano Uggè è avvenuta «alla luce» della testimonianza dei Magi che «non si sarebbero mossi se Dio nel Figlio non avesse deciso di farsi pellegrino verso l’umanità». Dopo l’ingresso del vescovo Maurizio come nuovo pastore della diocesi, il 26 ottobre 2014, è «subito iniziato il tempo - si legge nel decreto - dell’ascolto e dell’incontro» con le realtà ecclesiale e civile del territorio.

E ancora monsignor Malvestiti dichiara che fin dalla prima solennità di San Bassiano sentiva «crescere il desiderio» di mettersi «sulle orme del buon Pastore Gesù» e che il 13 dicembre, mentre spalancava i battenti della Porta Santa della Cattedrale, segno dell’inizio del Giubileo, avvertiva «l’appello del Signore ad uscire» incontro alle comunità.

Tempi e modalità della visita verranno comunicati successivamente, come ha precisato don Uggè che ieri ha concelebrato la Santa Messa insieme ai Canonici della Cattedrale, ai superiori del Seminario, mentre i seminaristi erano preposti al servizio liturgico e la cappella all’accompagnamento musicale.

Riflettendo sul significato dell’Epifania, il vescovo ha spiegato: «Nella sua manifestazione il Signore Gesù ci consegna la fede come dono destinato a tutti. È cattolica ossia universale la nostra fede, come la salvezza che nessuno esclude se la libertà accoglie il dono. Lo sguardo della fede va lontano come da lontano vennero i Magi».

Compito della Chiesa è annunciare Cristo, la dimensione missionaria è infatti «costitutiva della fede cristiana».

La fede vera è quella che «mai scende a compromessi», ha proseguito, ricordando il sacrificio dei cristiani e dei credenti perseguitati.

E nel giorno in cui la Chiesa celebra la manifestazione del Cristo Dio e Uomo al mondo, si dà anche annuncio della Pasqua, il 27 marzo, in cui si manifesterà la gloria di Dio nel mistero della salvezza, e degli altri giorni santi: il 10 febbraio le Ceneri; l’8 maggio l’Ascensione; il 15 maggio la Pentecoste, la prima domenica di Avvento il 27 novembre.

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