
«Cristo non ci abbandona e ci accompagna lungo la vita» - Video
Ieri sera la liturgia penitenziale per il vicariato di Paullo -Spino guidata dal vescovo Maurizio

Paullo
Secondo appuntamento ieri sera con la Statio penitenziale: Paullo ha vissuto un intenso momento di preghiera e riflessione con il cammino di fede che ha attraversato le vie cittadine. Iniziato con una meditazione “Memento mori”, nel parcheggio del cimitero, alle 20.30, il secondo appuntamento della liturgia penitenziale nei vicariati ha visto protagonista quello di Paullo-Spino d’Adda, con il vescovo Maurizio che ha guidato il cammino, partito alle 20,45, accompagnato dai fedeli nella condivisione dei passi della fede e della speranza che contraddistinguono il periodo quaresimale ancor più nell’Anno giubilare.
Paullo - Statio penitenziale. Video di Barbara Sanaldi

Al termine i presenti hanno potuto ricevere il sacramento della Confessione. Dal piazzale del Cimitero con una sosta al santuario della Madonna del Pratello il pellegrinaggio giubilare si è’ concluso nella chiesa parrocchiale di Paullo, dedicata ai Santi Quirico e Giulitta martiri con la proclamazione della Parola e la professione di fede, introdotta dalla omelia del vescovo Maurizio a sostegno della testimonianza dell’amore di Cristo che «non ci abbandona e ci accompagna lungo l’intera nostra esistenza. Il luogo dove riposano i nostri cari ci parla di immortalità». È il dono dell’eterno Pastore, nella chiesa divenuta per una sera giubilare con l’invito a raccogliere il messaggio di Cristo per «vincere i rimpianti investendo nell’esistenza propria e altrui per quello che è, perseverando nel servizio accanto ai familiari, ai malati, ai carcerati, agli esclusi, credendo fermamente nella dignità di ogni persona sia pure colpevole a consolazione e incoraggiamento per quanti sono fedeli alla parola data nel matrimonio e in ogni altra vocazione».

Ricordando la visita a Mantova con i vescovi lombardi nella venerazione dei Sacri Vasi, insigni reliquie del Sangue di Cristo, monsignor Malvestiti ha concluso con una preghiera: “Donaci Signore occhi per vedere il tuo amore, occhi per commuoverci nella tua misericordia che sa compiere persino il miracolo del perdono. Rendici semi potenti di riconciliazione per proclamare che la fede nello Sconfitto del Calvario ha vinto il mondo”.
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