C’è anche Madre Cabrini al Vittoriano

Per il 150 anniversario dell’unità d’Italia, a Roma è stata inaugurata una interessante Mostra nel Salone Centrale del Complesso del Vittoriano, in piazza Venezia, fino al 20 gennaio 2012. La Mostra, dedicata a “Le donne che hanno fatto l’Italia”, è stata realizzata da un autorevole Comitato Scientifico. Dichiara l’ On. Giuliano Amato: “Avremmo commesso un crimine contro la storia se, seguendo una lettura maschilista di cui la stessa Storia è stata vittima per decenni, se non avessimo celebrato le donne e ciò che esse hanno fatto per l’unità e nei 150 che anni che le sono seguiti”. Dipinti, foto, documenti, video, abiti, giornali, cimeli formano un percorso che sottolinea il forte contributo delle donne alla trasformazione e alla crescita del nostro paese. Uno speciale approfondimento sulle figure femminili che sono state protagoniste della Storia fino ai tempi recenti in vari campi del sapere e dell’impegno civile, sociale, imprenditoriale: dalle mondine alle partigiane, alle donne dell’Assemblea Costituente, dalle balie alle maestre, alle tabacchine, le crocerossine, le artiste figurative. Donne proposte in diverse sezioni speciali. Per la sezione “ Le Protagoniste”, figurano le storie di donne più o meno famose ( una decina in tutto ), tra cui Oriana Fallaci, Maria Montessori, Matilde Serao, Luisa Spagnoli e Francesca Cabrini. Una collocazione più che meritata, quella di Madre Cabrini , una delle “donne che hanno fatto l’Italia”, che con la sua leggendaria opera nei due mondi, riuscì a riscattare il buon nome degli italiani nel mondo. Proprio quando nelle vetrine di certi locali americani spiccavano cartelli con la scritta “Vietato l’ingresso a negri e italiani”. Durante le celebrazioni dei 150 anni, più di una volta Madre Francesca Cabrini è balzata all’onore delle cronache, sia nelle manifestazioni presso il Quirinale, sia nella Sala Capitolare del Senato , illustrata da Mina Capussi. La troviamo inoltre tra le protagoniste del libro “Le italiane – dal Risorgimento ai giorni nostri” con il testo di Laura De Luca , quindi nei Cicli di incontri tra cattolicesimo e unità nazionale, oltre che negli incontri dell’ Unaie ( Unione Nazionale Immigrati ed Emigrati ) e dell’Acirs ( Associazione Culturale Italiana di Rio Grande do Sul ( Brasile). Sempre in Brasile nella “Gazzetta Italo-Brasiliana” dell’avvocato Giuseppe Arnò o nelle tante Associazioni italiane sparse per il mondo.. Canonizzata il 7 luglio 1946, un mese dopo la proclamazione della Repubblica, il 2 giugno, è divenuta la prima Santa della Repubblica italiana.

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