CHE CLASSE - Da compagni di classe a colleghi di lavoro: il progetto di Pcto del «Cittadino»

Nasce da una collaborazione tra il quotidiano e la società bergamasca Edoomark

È stata un’intensa settimana lavorativa per le classi terze e quarta G della scuola superiore Agostino Bassi di Lodi, le quali si sono cimentate in un’esperienza giornalistica per il progetto “CheClasse” in collaborazione con il Cittadino di Lodi ed Edoomark, società specializzata in progetti di media education.

Come primo step i ragazzi hanno incontrato in via telematica Guido Guidesi, responsabile dell’assessorato delle Attività produttive, che li incaricati di questa attività per la Regione Lombardia, committente del progetto.

Gli studenti hanno avuto la possibilità di approfondire le loro conoscenze riguardo ad una realtà lontana dai loro occhi, l’artigianato, oltre ad aver appreso nozioni di videomaker e da giornalista incrementando le cosiddette “competenze trasversali” nell’ambito del Pcto, l’ex alternanza

Gli studenti hanno avuto la possibilità di approfondire le loro conoscenze riguardo ad una realtà lontana dai loro occhi, l’artigianato, oltre ad aver appreso nozioni di videomaker e da giornalista incrementando le cosiddette “competenze trasversali” nell’ambito del Pcto, l’ex alternanza.

Avendo appreso le basi durante i primi due giorni in via telematica, durante i quali è stata studiata la fase creativa del percorso, gli studenti le hanno potute applicare in seguito nei due giorni in presenza, dividendosi in quattro redazioni e vestendo i panni di un’equipe vera e propria.

Approfittando della disponibilità data da Simone e Paola, proprietari del laboratorio artigianale di cioccolato Monte Fondente di Lodi, situato in Corso Vittorio Emanuele, la redazione uno ha potuto seguire il processo produttivo realizzando delle immagini da abbinare a un voice over, mentre la redazione tre ha intervistato i professionisti sulle varie competenze messe in atto nel loro lavoro, che non si limita alla realizzazione di cioccolatini, ma coinvolge anche la grafica e il packaging, la vendita, il marketing, lo studio delle ricette che comporta anche un approfondimento - da non credere - di chimica e fisica.

Le redazioni due e quattro si sono invece occupate rispettivamente di intervistare i loro coetanei riguardo le proprie conoscenze dell’artigianato e occuparsi del backstage. Non è stato facile fermare i giovani per strada e porre loro alcune domande sull’argomento, ma con un po’ di faccia tosta e tanta perseveranza, gli studenti sono riusciti a portare a casa un piccolo spaccato di ciò che pensano gli adolescenti di questo argomento.

Gli studenti hanno utilizzato strumenti forniti organizzando, progettando, intervistando e montando in prima persona i video. I ragazzi sono stati catapultati da un contesto scolastico ad un contesto lavorativo in pochi giorni, ricoprendo il ruolo di neogiornalisti e trasformandosi quindi da compagni di classe a colleghi di lavoro.

«Mi è sempre piaciuta la fotografia e grazie a questo progetto ho avuto l’opportunità di vivere un’esperienza da cameraman vero e proprio. È stato soddisfacente vedere il prodotto finale e nonostante il poco tempo a disposizione ho appreso molto» dichiara Giorgia, studentessa della 4^G.

«È stato strano passare tutto il giorno con i miei compagni, lavorando invece che studiando. Abbiamo sentito molta responsabilità e abbiamo agito sempre come gruppo,superando tutte le difficoltà del caso» afferma Matteo, studente della 3^ G.

In definitiva l’intero gruppo di 25 studenti ha vissuto un’esperienza formativa sia dal punto di vista personale che da quello professionale aumentando il loro bagaglio culturale e chissà, scoprendo una nuova via per il futuro. 

Anna Marchetti e Giorgia Aurora Maggio

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