Vidardo, alla Giannoni passa il contratto di solidarietà

Va in porto il contratto di solidarietà alla Giannoni. Dopo cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga l’azienda di Castiraga Vidardo abbraccia quest’ultimo strumento difensivo per scongiurare la messa in mobilità di ottanta lavoratori. Sono 181 quelli impiegati negli stabilimenti della ditta che produce scambiatori per caldaie e tutti e quanti affronteranno insieme questa nuova difficile prova. Perché sia chiaro, non saranno mesi facili i dodici che le tute blu hanno davanti. Da venerdì primo aprile al 31 marzo 2012, quanto è previsto che duri la solidarietà. Scaduta quella gli imprenditori si riservano di decidere se preferire una soluzione non più di tipo sociale ma industriale, come i dati economici di Giannoni richiederebbero. «Occorre riconoscere l’impegno non di poco conto dell’azienda - riflette il segretario della Fiom-Cgil Luca Magnani -, tutti i soggetti al tavolo, rsu, organismi sindacali e associazione degli industriali hanno messo da parte i propri interessi naturali e lavorato insieme per quello generale dell’occupazione». Le frizioni tra le parti non sono certo mancate ma l’accordo raggiunto ieri è la prova della volontà di superarle. Tanto da far dire al segretario della Fim-Cisl Aniello d’Errico che forse sarebbe stato un bene archiviarli anche in altri casi: «Sembrava utopistico e invece siamo riusciti ad adottare questo strumento della solidarietà in una realtà produttiva importante per il Lodigiano come la Giannoni - afferma -, il rammarico è che in altre situazioni le associazioni non abbiano voluto mettere da parte i loro pregiudizi ideologici e salvaguardare l’occupazione». Il riferimento di d’Errico è esplicito, pensa alla Nilfisk di Guardamiglio «Ora si trova a dover richiamare al lavoro gli stessi lavoratori che aveva messo alla porta» attacca. Oggi alla Giannoni si terranno le assemblee con i lavoratori e spetterà a loro esprimersi sull’accordo siglato ieri. «Senza contratto di solidarietà molte famiglie si sarebbero trovate in situazioni disastrose» il commento del segretario Cisl. «Dà la speranza che nel corso di questi dodici messi si possa lavorare per ridurre il numero degli esuberi» riflette Magnani. Dopo Pasqua, proprio a tale scopo, l’azienda aprirà anche una sorta di mobilità volontaria.

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