Rissa tra stranieri nella zona di via Garibaldi a Sant’Angelo Lodigiano. In piena notte, prima delle ore tre del mattino, è stato necessario l’intervento dei carabinieri e dei mezzi dei soccorsi.
È scoppiata una pesante baruffa tra tre persone, che risiedono in città, e si sono affrontate per motivi non chiari. Sono venuti alle mani in strada e hanno attirato l’attenzione di alcuni dei residenti che hanno avvertito le forze dell’ordine. Sembra che fossero un ivoriano e due egiziani. Dopo i colpi inferti e ricevuti hanno avuto bisogno delle cure mediche.
Il momento di forte tensione è andato in scena nella notte tra venerdì e sabato. Gli abitanti del quartiere hanno riferito di urla e schiamazzi, in una delle strade di San Rocco. Per calmare gli animi, è stato importante il supporto dei militari dell’Arma che hanno subito fermato lo scontro in atto tra stranieri, residenti nel comune. Già a Sant’Angelo si erano verificati episodi di questo genere in passato. In particolare, nel mese di maggio, i carabinieri sono stati chiamati per una rissa, scoppiata fra uomini nordafricani, all’interno della cascina Belfuggita che si trova fuori dal centro abitato in direzione della collina.
Mentre, sempre in via Garibaldi, nel 2009 era scoppiata una mega zuffa tra stranieri di origine egiziana. Un uomo era stato anche massacrato di botte fino a quando non era crollato a terra in un lago di sangue. La persona era stata aggredita poco prima di mezzanotte da un gruppo di sei o sette connazionali, dopo che un attimo prima erano entrati nella sua casa e l’avevano letteralmente devastata. Tanto che sull’episodio erano subito cominciate delle indagini da parte delle forze dell’ordine, per capire l’origine di tanta violenza. «In zona via Garibaldi ci sono diverse persone residenti che sono di origine straniera e purtroppo abbiamo appreso di questa rissa. Una situazione che è stata tenuta sotto controllo da parte dei carabinieri, arrivati sul posto - afferma il sindaco di Sant’Angelo, Domenico Crespi -, mi dispiace per quanto successo. Come avevo già avuto modo di dire, in diverse altre occasioni, ci sono delle zone che rappresentano dei punti un po’ critici».
Mat. Bru.
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