Un ultraleggero cade a Cornegliano

Perde quota e si schianta sulle rive della Muzza: drammatico incidente per un ultraleggero con due persone a bordo. Il velivolo si è rovesciato sulle sponde del canale e la parte posteriore è finita in acqua. Massimo S. di 64 anni, proprietario dell’aereo e al momento dell’impatto ai comandi, e Roberto R. di 45 anni, che si trovava al suo fianco, sono stati subito soccorsi dai mezzi del 118 intervenuti sul posto. Sono stati trasferiti d’urgenza all’ospedale e hanno riportato diversi traumi: la prognosi del pilota è riservata ed è ricoverato in rianimazione a Lodi, mentre il passeggero ieri pomeriggio stava meglio e dovrebbe essere dimesso. L’episodio è avvenuto verso le 12.30 di ieri, in località Cornegliano. Il velivolo modello Tecnam P92 stava cercando di atterrare. Proveniva dalla pista di partenza di Rovigo, in Veneto. Per arrivare nel Lodigiano occorre circa un’ora di volo. Aveva già chiesto di poter scendere di quota e atterrare a Cornegliano, ma qualcosa è andato storto. Il mezzo aveva già individuato lo spazio per scendere a terra, quando è successo il tremendo impatto. Sul posto c’erano ancora i segni dello scontro con i rami di alcune piante, che sorgono ai margini del canale Muzza. Gli alberi hanno intralciato la rotta e lo hanno fatto crollare al suolo. Il velivolo si è anche girato su se stesso. Aveva un’ala completamente spezzata e la parte posteriore piegata e piena di foglie. Per un pelo il pilota e il passeggero non sono finiti in acqua. La cabina di pilotaggio si è infatti posata su circa tre metri di riva, mentre la restante parte dell’ultraleggero è galleggiata nel canale.

Subito in zona, una strada sterrata che corre lungo il corso d’acqua, sono arrivati i mezzi del soccorso. I due feriti, residenti in provincia di Rovigo, sono stati aiutati ad uscire dall’abitacolo. E sono stati trasferiti al pronto soccorso. Per il colpo subito il pilota ha riportato diversi traumi, per questo le sue condizioni sono considerate gravi. Sono arrivati anche i vigili del fuoco, intervenuti con due mezzi e un canotto, per un eventuale recupero in acqua, che non è stato necessario. Il velivolo è stato poi messo in sicurezza. L’aereo funziona a benzina verde, con un motore a scoppio, ed è stato recuperato da un’autocarro di Baggi. A compiere di rilievi, i carabinieri guidati dal maresciallo Giovanni Maglione e dal tenente colonnello Andrea Matteuzzi.

Non è ancora chiara l’esatta dinamica dell’impatto. Secondo le prime ricostruzioni, il Tecnam P92 deve aver virato in zona per poter raggiungere il campo di volo di Cornegliano. Forse un problema al motore, al carburante o un difetto di manovra. Il risultato è stato che l’ultraleggero è finito giù. Nella caduta si è portato con sé anche i rami di una pianta. Un botto molto forte che ha attirato l’attenzione di moltissime persone, che nel fine settimana sono solite fare un passeggiata sulle sponde del canale. La carcassa del velivolo è stata posta sotto sequestro, in attesa di eventuali verifiche da parte dell’autorità giudiziaria.

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