Un santangiolino a Bruxelles

Nella Bruxelles “blindata” di questi giorni, c’è anche un lodigiano. Un santangiolino, per l’esattezza. Si chiama Andrea Ghianda, ha 35 anni e ormai da otto ha lasciato l’Italia. Oggi lavora per One Campaign, un’organizzazione senza scopo di lucro fondata da Bono, il leader degli U2.«Qui a Bruxelles è stato alzato il livello di guardia - raccontava ieri al telefono -, anche i controlli in Parlamento, dove sono stato due volte questa settimana, sono diventati più rigidi rispetto a prima. L’attenzione si è concentrata soprattutto sui luoghi legati alla Francia, come per esempio il liceo francese: un amico ha le figlie che lo frequentano e mi raccontava che fuori c’erano le squadre armate»Andrea, sposato con una figlia, descrive l’atmosfera come un po’ surreale e a tratti quasi eccessiva. «Quanto meno per l’allarmismo - spiega il lodigiano -, ci sono stati un sacco di falsi allarmi. La metropolitana era ferma, i centri commerciali e i bar chiusi, con i militari in alcune strade. Oggi (ieri per chi legge, ndr) era chiusa anche la piscina, che non si trova in un luogo affollato, anzi»

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