Troppi roghi tra i rifiuti:nuovo allarme di Foroni

«Questo è l’ottavo caso d’incendio a ditte del territorio dall’inizio di ottobre. Sono molto preoccupato per ciò che sta accadendo». A lanciare l’allarme è il presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, arrivato di fronte alla colonna di fumo che ha invaso Marudo e parte della zona di Sant’Angelo, insieme ad altre autorità, tra cui il prefetto Peg Strano Materia. Per il responsabile di palazzo San Cristoforo, «la situazione richiede la massima attenzione e ci sono elementi che destano sicuramente grande sospetto, tra cui il ripetersi di questi roghi nel fine settimana, quando ci sono meno controlli».

La presa di posizione del presidente della Provincia è stata espressa sabato sera, dopo il gigantesco incendio a un’altra realtà produttiva del territorio, la società Lodigiana Maceri srl di Marudo. «La competenza di indagare su quanto sta avvenendo spetta alla magistratura, però come amministratore esprimo tutta la mia preoccupazione per episodi che appaiono di una coincidenza quanto meno sospetta - dice Foroni - soprattutto in un settore molto delicato come quello dei rifiuti o della lavorazione della carta, come in questo caso. Come Provincia noi faremo di tutto per vigilare su questa vicenda e cercheremo, nel rispetto dei ruoli, di capire cosa sta avvenendo nel territorio». E la memoria va alla lunga scia di roghi che stanno mettendo in apprensione tutta la provincia. A cominciare dall’episodio di fine marzo, l’incendio scoppiato alla Pulieco di Ospedaletto Lodigiano. A detta di un incaricato della ditta accorso sul posto, l’incendio aveva riguardato il solo ammasso di rifiuti solidi inorganici sistemati nel magazzino, quindi la combustione era stata contenuta. Poi le fiamme che a gennaio hanno bruciato l’impianto di trattamento rifiuti di Montanaso Lombardo. E ai confini della provincia di Lodi, era andato in fumo anche la piazzola ecologica di Colturano, un fatto che aveva indotto le forze dell’ordine a cercare di fare luce sull’accaduto. Altri sono stati i casi, come ad esempio l’allarme per il misterioso incendio divampato all’impianto di compostaggio della Fergeo di Boffalora. Fiamme in un capannone, quello per la separazione della plastica dai rifiuti, che avevano tenuto per ore impegnati i pompieri. E nella fila d’incendi vanno considerati anche le fiamme nella piazzola ecologica di Lodi Vecchio, oltre al rogo alla Lodigiana Ambiente, sempre a Ospedaletto, e alla Pantaeco di Coste Fornaci a Casalpusterlengo. Quello di Marudo ha però dimensioni davvero impressionanti, con circa 40 persone che sono state fatte uscire per precauzione dalle loro case.

«Se dovesse essere appurato che potrebbe trattarsi di un atto doloso, la cosa sarebbe ancora più grave, e sarebbe un atto criminale, perché vicino ci sono delle case e questo poteva portare a conseguenze gravissime», conclude Foroni.

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