Troppe buche, annullata la gara

Qualcuno ci ha rimesso i cerchi, altri hanno danneggiato l’auto. Per tutti, percorrere alcune delle provinciali lodigiane e non, è una corsa ad ostacoli. Che, per l’allarme sicurezza, ha mandato a monte una corsa vera, su due ruote però. Per le condizioni delle strade del percorso, domenica, è saltata la tappa tra Valera, Sant’Angelo e Villanterio dello storico “Gran Premio di Primavera”, organizzata dal Pedale Santangiolino e dall’As Sant’Angelo Edilferramenta. Sull’ex statale 235 e sulla provinciale 123 tra Valera e Sant’Angelo dovevano correre almeno 300 ciclisti, provenienti da tutto il Nord Italia. Se la tappa di sabato prevista a Codogno è saltata per la pioggia incessante, un vero e proprio diluvio, quella di domenica è stata annullata su decisione del patron delle società, Valerio Ferrante. «Ho fatto un sopralluogo in auto domenica mattina su tutto il percorso, che doveva partire da Valera, proseguire fino a Sant’Angelo per poi imboccare l’ex statale 235 per Villanterio e da lì prendere la Valtidone - racconta - : di tutto il percorso, la Valtidone era quella più praticabile. Il resto era uno slalom tra buche grandi come crateri, che costringevano le auto a rallentamenti. Ho visto anche delle auto ferme con le ruote dentro le buche. Percorrerle in bicicletta sarebbe stato impossibile: era un rischio troppo grande per la sicurezza degli atleti e dei mezzi».

Da qui la scelta di annullare la tappa, che sarà probabilmente recuperata a primavera inoltrata, probabilmente domenica 4 maggio. Nella speranza che i problemi vengano affrontati e risolti. Se per alcuni tratti di quel percorso, la competenza è di palazzo San Cristoforo, per altri bisogna bussare alla Provincia di Pavia, che però non sembra disposta ad intervenire. Per i tratti lodigiani, in particolare per la sp 123 tra Valera e Sant’Angelo risponde il commissario straordinario delle Provincia di Lodi, Cristiano Devecchi. «La decisione di sospendere la gara è stata corretta per la tutela dei partecipanti - argomenta il commissario - : purtroppo in caso di forti piogge, come quelle di questi giorni, le conseguenze per le strade sono immediate e visibili a tutti. E non c’è modo di evitarlo. Grazie ai risparmi sul piano neve, per cui non state effettuate uscite se non per l’antigelo, possiamo mettere mano a quei fondi e ipotizzare manutenzioni straordinarie alle arterie più malmesse. Già domani (oggi per chi legge, ndr) ci sarà una riunione operativa per individuare le priorità e far partire le opere». Dialogo aperto con la Provincia di Pavia per gli altri tratti di strada, ai confini con il Lodigiano. «Ci sono stati dei tavoli di confronto, ma non abbiamo ricevuto segnali di attività - chiude Devecchi - : in un momento come quello che stiamo vivendo siamo in difficoltà anche noi, con i nostri 500 chilometri di strade provinciali. E posso capire la mancanza di fondi su un territorio molto più esteso del nostro. Noi, però, non possiamo fare altro che sollecitare».

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