Tre nuovi diaconi per la diocesi

Don Simone, don Carlo

e don Manuele sono

stati ordinati sabato

e hanno già letto il Vangelo e tenuto omelie

Da sabato si chiamano don Simone, don Carlo e don Manuele. E già nel fine settimana nelle comunità hanno letto il Vangelo e tenuto le omelie durante le celebrazioni. Sono i diaconi ordinati sabato pomeriggio attraverso il vescovo monsignor Giuseppe Merisi, che ha imposto su di loro le mani e ha pronunciato la preghiera di ordinazione, nella chiesa parrocchiale di Borghetto gremita. Con le famiglie, la comunità del seminario e i superiori, c’erano le parrocchie di origine (San Colombano, Livraga e Casalmaiocco) e di servizio pastorale (Borghetto, Maleo e Mulazzano) dei giovani, insieme ai parroci e ai sindaci. Ancora, tanti amici incontrati nel cammino già percorso da Simone Ben Zahra, Carlo Luigi Mazzucchi e Manuele Veronesi, la cui ordinazione diaconale è accompagnata da alcune parole di Papa Francesco. Al termine dell’udienza generale del 4 settembre cui erano presenti per il pellegrinaggio diocesano, Simone ha potuto incontrare Papa Bergoglio cui ha annunciato che dopo un mese avrebbe ricevuto il primo grado dell’ordine sacro. E Papa Francesco gli ha detto: «Bene, continua, vai avanti. Ricorda che sei ordinato per servire e anche quando riceverai l’ordinazione presbiterale dovrai ricordarti di servire. Non aver paura di scegliere sempre l’ultimo posto». Parole che il Vescovo di Lodi sabato ha ripetuto nella sua omelia e che sono consegnate a tutti e tre i giovani diaconi. «Questo è un giorno di gioia e di speranza in cui sperimentiamo la vitalità della Chiesa di Lodi - ha detto monsignor Merisi -. Diacono, dal greco, è la persona dedita al servizio e voi lo esprimerete come servizio al Vangelo, alla liturgia e ai poveri, poveri che sono fra noi o che vengono da lontano, come quelli che sono morti a Lampedusa. Non siete però chiamati a qualcosa di generico, ma alla partecipazione al dono supremo di Cristo, e come il servo inutile, il vostro - nostro - tratto distintivo è la gratuità». Dopo le invocazioni con i candidati distesi a terra in segno di totale consegna a Dio, l’imposizione delle mani e la preghiera di consacrazione da parte di monsignor Merisi è avvenuta in silenzio. Poi i diaconi sono stati rivestiti delle vesti liturgiche, aiutati dai loro parroci, mentre la corale interparrocchiale ha eseguito il dolcissimo canto “La vera gioia”. Quindi l’applauso dell’assemblea, la consegna del Vangelo, gli striscioni degli amici e degli oratori. Un affetto che don Simone, don Carlo e don Manuele hanno sentito anche durante il rinfresco all’oratorio di Borghetto, dove sono stati abbracciati e festeggiati da tante comunità e tante persone.

Raffaella Bianchi

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