Tavazzano, imprenditore non casca nella truffa dell’asfalto

Un inglese gli ha proposto di rifargli il piazzale quasi gratis usando del bitume che gli era: quando la vittima ha chiamato i carabinieri l’uomo è scappato

Si propongono con asfalto a prezzo di costo per rifare il cortile della ditta, ma il titolare annusa l’aria e si accorge della truffa. Una volta scoperti, se ne vanno a tutta birra mentre dall’azienda si informano i carabinieri. È successo ieri mattina a Tavazzano alla ditta Lazzari Macchine Utensili, che lo rende noto affinché «nessun imprenditore cada nel tranello». All’ufficio si è presentato un giovane uomo vestito con una tuta da lavoro, abbigliamento tecnico, che, parlando in inglese, ha chiesto a colpo sicuro del titolare. Che l’ha accolto e ascoltato la sua storia. «Si è presentato in modi educati e impeccabili, e in inglese mi ha spiegato di essere il rappresentante di una ditta che aveva svolto lavori di asfaltatura in autostrada e che aveva avanzato dell’asfalto – spiega Andrea Lazzari -. Quindi, se fossi stato interessato, mi proponeva di asfaltare l’intero cortile della ditta a un prezzo stracciato, praticamente solo la manodopera, dal momento che l’asfalto era un residuo e che se ne sarebbero comunque dovuti liberare». Il problema per il truffatore è che Andrea Lazzari ricordava che i contorni con cui l’uomo aveva presentato l’iniziativa erano gli stessi con cui anni fa veniva eseguita una truffa. «Ne avevo letto anni fa, a proposito di un episodio accaduto in Emilia-Romagna – continua Lazzari -. In pratica, una volta concordato l’affare, i truffatori portano l’asfalto e lo scaricano, chiedono un bonifico immediato per il lavoro e promettono di tornare il giorno dopo per l’esecuzione dell’intervento. Ovviamente incassato il bonifico immediato, non si fanno più vedere. Così quando ho capito cosa mi stesse proponendo, l’ho avvisato che avrei chiamato le forze dell’ordine. E subito si è alzato e ha preso l’uscita di gran carriera. È salito su un’utilitaria grigia guidata da un complice e se ne sono andati sgommando».

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