Tavazzano, E.On spegne il gruppo 8

Nuove nubi sul futuro della centrale E.On di Tavazzano. All’orizzonte, secondo le indiscrezioni emerse nelle ultime ore, ci sarebbe un nuovo e clamoroso passo indietro del gigante dell’energia per lo stabilimento lodigiano. Dopo la rinuncia alla costruzione del gruppo 9 a ciclo combinato a gas, con investimenti annullati e compensazioni azzerate per i comuni di Tavazzano e Montanaso, pare che E.On abbia deciso di ingranare di nuovo la retromarcia, “spegnendo” anche il gruppo 8. Alla base della scelta, ci sarebbe il drastico calo nei consumi di energia registrato nel Paese e dovuto in larga parte alla crisi economica diffusa. Con il numero di aziende in chiusura in crescita, le imprese che delocalizzano all’estero, e spesso in Paesi in cui proprio l’energia costa meno, così come il lavoro e il peso della burocrazia è meno pressante, si sarebbe anche ridotto il mercato di E.On in Italia.

Ad avere un peso crescente nel “puzzle” energetico nazionale, poi, ci sarebbero anche gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Se nel 2009 E.On aveva annunciato la revisione dei piani di sviluppo per Tavazzano e la rinuncia «momentanea» al gruppo 9, specificando che la scelta avrebbe potuto essere rivista in presenza di condizioni di mercato differenti, nel 2013 lo scenario sarebbe cambiato in peggio, con il colosso dell’energia che non solo non pianifica più sviluppo, ma che rivede anche il funzionamento attuale della centrale lodigiana. Secondo le indiscrezioni raccolte, E.On avrebbe intenzione di mettere il gruppo 8 in congelamento, togliendolo di fatto dalla rete e eliminando così anche le spese accessorie per mantenere il gruppo in esercizio, in assenza di una reale necessità. Rimarrebbero così in funzione solo i gruppi 5 e 6 a turbogas, che sarebbero sufficienti a soddisfare le commesse. Un ridimensionamento dell’attività che seguirebbe la ristrutturazione già annunciata sul personale, con la messa in mobilità di almeno 23 lavoratori concordata nelle scorse settimane. La notizia per ora non è ufficiale, ma potrebbe diventarlo a breve. Il prossimo lunedì, infatti, E.On ha già fissato un incontro con i sindaci di Tavazzano e Montanaso in cui la società dovrebbe fare luce sui nuovi piani per il futuro. Proprio gli enti locali in passato hanno già tentato il braccio di ferro, valutando di fare causa a E.On per il mancato rispetto della convenzione del 2008, che prevedeva la costruzione del gruppo 9 e alcune modifiche di natura ambientale (oltre a oneri per circa 10 milioni di euro al territorio).

In agenda, però, c’è un’altra discussione a breve. Quella sulla modifica dell’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale, necessaria allo svolgimento dell’attività e in cui anche i comuni dovranno dire la loro. La conferenza dei servizi è prevista per il 20 marzo e, con il nuovo scenario, nessuna ipotesi è esclusa, neppure un eventuale “no” al via libera.

«Non sappiamo ancora dove si terrà l’incontro, ma personalmente chiederò che venga ospitato dalla Provincia di Lodi - commenta il sindaco di Montanaso, Luca Ferrari - : sull’Aia verranno fatto valutazioni specifiche degli uffici, ma non escludiamo nulla».

Rossella Mungiello

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