Sull’ampliamento dell’inceneritore Ecowatt di Vidardo un’interrogazione di Guerini in Parlamento

L’iniziativa dell’ex ministro alla Difesa ed esponente del Pd

Ampliamento dell’inceneritore Ecowatt di Vidardo, si muove anche il deputato Dem Lorenzo Guerini: è stata depositata ieri alla Camera l’interrogazione a risposta scritta predisposta dall’ex ministro della Difesa, che arriva dopo 15 giorni di posizioni di netta contrarietà da parte del Lodigiano all’iniziativa del Gruppo Itelyum. Guerini ricostruisce le tappe della vicenda finora, a partire dalla richiesta depositata dal Gruppo Itelyum il 18 maggio scorso che prevede l’ampliamento delle lavorazioni di rifiuti dalle attuali 35mila tonnellate annue fino a 154mila, con la sospensione da parte della Provincia di Lodi del procedimento e il contestuale invio a Regione Lombardia di una richiesta di chiarimento sulle competenze, dal momento che sarebbe ampiamente superata la soglia di 100 tonnellate al giorno dell’impianto, in questo modo ricadendo tra le valutazioni della Regione. Regione stessa, però, per bocca dell’assessore ha anticipato l’improcedibilità della richiesta, dal momento che tra i rifiuti previsti in entrata ci sono anche quelli urbani, per i quali l’attuale piano non prevede incrementi di capacità di termovalorizzazione.

In attesa dell’ufficialità della posizione di Regione, la questione non sembra affatto chiusa, però, dal momento che l’azienda punta ai rifiuti industriali più che a quelli urbani, e dunque potrebbe semplicemente ripresentare la richiesta rimodulando le tipologie di rifiuto in entrata. Alla luce di tutto questo, l’ex ministro interroga, a risposta scritta, il Ministro dell’Ambiente per sapere se «nel rispetto delle autonome prerogative delle diverse istituzioni interessate e con gli strumenti messi a disposizione dalla legislazione vigente, intenda agire per verificare la legittimità della richiesta avanzata da Ecowatt Vidardo srl, in considerazione dell’elevatissimo impatto che il quintuplicamento dell’impianto comporterebbe, anche in ordine alla compatibilità della richiesta stessa con gli obiettivi in materia di trattamento rifiuti previsti nel PNRR nella prospettiva di una transizione ecologica».

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