Sulla porta di casa la posta abbandonata

In via Cervi a Tavazzano scoperte 60 lettere “dimenticate” da Tnt

Pensava ad una fin troppo abbondante dose di pubblicità. E, invece, Gabriella De Felice si è trovata tra le mani oltre 60 missive indirizzate ai suoi concittadini e mai arrivate a destinazione. La scoperta risale a martedì pomeriggio, in un condominio di F.lli Cervi a Tavazzano. Come ogni giorno, la donna è scesa in cortile per controllare la posta e il contenitore utilizzato per lasciare la pubblicità a tutto il comprensorio.

«Ho visto un mazzetto consistente di buste bianche sigillate - ha ricostruito la donna - e ho visto che sulla prima c’era il nome di una banca. Allora le ho tirate fuori per guardarle meglio». E così si è resa conto che si trattava di corrispondenza diretta a privati e aziende.

Tra i mittenti, diversi istituti di credito (da Intesa San Paolo a Cariparma, dalla Popolare di Lodi a Monte dei Paschi), operatori di telefonia (3g), ma anche emittenti televisive a pagamento (da Sky a Mediaset Premium). I destinatari, invece, hanno tutti domicilio in comune di Tavazzano, ma in zone anche molto lontane da via F.lli Cervi, da via Matteotti a via Garibaldi, da via Bolenzano a via Privata Pezzolo a via Don Minzoni. Un dato in comune per tutte i plichi di corrispondenza, il marchio ben visibile di Tnt, azienda specializzata in spedizioni, che opera sia in convenzione con Poste Italiane che in autonomia come concorrente sul mercato, ricevendo le consegne direttamente dai committenti. Che, secondo l’ufficio stampa di Poste Italiane Lombardia, contattato nel pomeriggio di ieri, è quello che succede in questo caso con la posta di Tavazzano e le aziende mittenti. «Spiace sempre sentir parlare di disagi ai cittadini - dicono da Poste Italiane - , ma in questo caso non abbiamo responsabilità».

La signora De Felice, e il vicino di casa, Gilardoni Mario, si sono comunque attivati immediatamente per capire che fare della posta abbandonata. «Ho chiamato la Tnt e dopo alcuni passaggi sono riusciti a parlare con un referente della zona - ha raccontato la battagliera residente - : mi è stato detto di lasciare i miei recapiti e di conservare la posta». Che contiene dati sensibili, trattandosi principalmente di comunicazioni di istituti di credito anche indirizzate a aziende di Tavazzano.

«Da allora però non ho più ricevuto notizie - ha spiegato - : ora io cosa dovrei fare con la posta? Consegnarla personalmente casa per casa a quanti aspettano notizie dalle loro banche e fatture di altro genere?».

Diversa la versione dell’azienda che, contattata nel pomeriggio, ha risposto con una nota in cui dice che «la signora, invitata a rendere disponibili le buste da lei descritte al telefono, si è rifiutata di consegnarle». Tnt Post, poi, parla anche di un ispettore che si è recato a Lodi per le verifiche del caso, suggerendo alla signora di consegnare la posta ai carabinieri e non esclude di denunciare la signora all’Arma per «appropriazione di corrispondenza».

Nel maggio scorso, a Secugnago sono stati ritrovati circa un migliaio di lettere, fatture e bollette che avrebbero dovuto essere consegnate ai residenti dei paesi della Bassa. E che invece sono finite in tre sacchi chiusi e abbandonati.

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