Stop al deposito gas, protesta sotto la prefettura a Lodi

Per dire “no”, ancora una volta. Attraversando le vie della città capoluogo di provincia, fino alle porte della Prefettura, presidio del Governo sul territorio. Il Comitato “No gas” di Cornegliano scende in piazza contro il deposito di stoccaggio da 2,2 miliardi di metri cubi autorizzato ad Ital Gas Storage srl nell’ex giacimento Eni di Cornegliano, a due passi dalla città di Lodi. L’iniziativa era stata già annunciata da Roberto Biagini, presidente del Comitato Ambiente e Salute nel Lodigiano, nel corso dell’assemblea pubblica organizzata al liceo Verri a fine gennaio e oggi diventa realtà. Con il sostegno di numerosi comitati e diverse associazioni impegnate nella tutela dell’ambiente, l’appuntamento è fissato per il prossimo sabato 9 aprile. La partenza sarà in stazione a Lodi, dove i partecipanti si raduneranno da vari Comuni del Lodigiano e oltre - con il supporto di gruppi oltre provincia - per poi procedere con una camminata di protesta nel cuore della città, fino alla sede della Prefettura. «Lo abbiamo scelto come luogo simbolico, perchè presidio del governo centrale sul territorio - spiega Biagini - : un governo che potrebbe intervenire, con una scelta politica, per fermare i cantieri e un progetto miope e senza lungimiranza. Un governo che ha inserito questo progetto tra quelli finanziabili del piano Juncker in Europa». Accanto alle ipotesi di rischio già ventilate in più occasioni sui temi della sismicità indotta, della subsidenza e della deformazione del suolo, Biagini rimarca poi la mancanza di ricadute positive per il territorio. «Con quelle stesse risorse si potrebbero creare centinaia di posti di lavoro, incentivando la riqualificazione energetica e sposando un modello di crescita più efficiente ed avanzato, in linea con il resto dell’Europa - ha aggiunto - : siamo di fronte ad una scelta che asseconda il potere delle lobby, ma che non fa il bene del territorio». La manifestazione è l’ultima delle numerose iniziative di protesta messe in campo dal Comitato nato nel 2012, che ha organizzato negli anni oltre 50 assemblee pubbliche di informazione. «Ora non è più il tempo di un confronto con la società in un’assemblea pubblica, oggi è il tempo di lavorare sugli aspetti tecnici e operativi - ha chiuso Biagini - : siamo a partecipare con il nostro gruppo di esperti al comitato tecnico di lavoro che ci è stato proposto nelle scorse settimane».

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