Stoccaggio gas a Cornegliano, per il ministero è tutto a posto

Tutto a posto nelle autorizzazioni, sicurezza garantita da procedure rigorose e controlli periodici. Il Ministero dello Sviluppo Economico tranquillizza sull’impianto di stoccaggio gas di Ital Gas Storage a Cornegliano. Ma il metanodotto di collegamento tra i cluster non sarà soggetto alla direttiva Seveso per i rischi industriali.

Il dossier arrivato dal Ministero alla Provincia di Lodi contiene le risposte alle domande su fasi di autorizzazione e procedure di sicurezza sollevate dagli enti locali a settembre. «Il Ministero ha confermato la linearità delle procedure amministrative di concessione e autorizzazione, iniziate nel 2001 e concluse nel 2011 – spiega la Provincia di Lodi -. Nella risposta si evidenzia come il rispetto di tutte le normative in materia di sicurezza e tutela ambientale sia garantito dalle procedure previste, con autorizzazione alle attività da parte della Direzione generale per le Risorse minerarie, che ha già messo in atto quattro ispezioni all’impianto». Rispetto alle attività di spurgo dei pozzi, che tanto avevano fatto discutere per le lingue di fuoco e il rumore, il Ministero «condivide con gli Enti Locali l’esigenza di essere puntualmente e preventivamente informati da Ital Gas Storage». Infine, emissioni acustiche ed atmosferiche risultano «coerenti con l’autorizzazione», mentre la rilevazione della sismicità indotta è attuata con sette stazioni delle nove previste (per le ultime si stanno chiudendo gli iter autorizzativi) e controllo di un soggetto terzo (l’Istituto Nazionale di Geofisica di Trieste). In questo quadro tranquillizzante arriva però anche l’indicazione che per il metanodotto di collegamento tra i due cluster il progetto dovrà essere autorizzato dal Ministero, previa verifica con i vigili del fuoco, ma non sarà soggetto alla normativa Seveso per la prevenzione dei rischi industriali dal momento che il via libera è già subordinato a normativa specifica. Il Ministero infine conclude «ribadendo che tutti i controlli necessari sono stati effettuati e che ogni attività realizzata avviene sia sotto la supervisione di personale tecnico qualificato sia sotto il costante controllo delle autorità competenti in materia».

Il Presidente della Provincia di Lodi Mauro Soldati e il sindaco di Cornegliano Matteo Lacchini commentano: «Le richieste inoltrate ai Ministeri hanno ottenuto l’obiettivo di determinare una verifica complessiva delle attività, anche amministrative. Non crediamo possano determinare la fine delle polemiche e delle preoccupazioni, ma quanto meno danno, al di là di interpretazioni più o meno discutibili e competenti, norme e punti di riferimento al territorio. Per completare questo lavoro, quindi, abbiamo inviato all’Assessore Regionale Terzi una nota per chiederle di farsi parte attiva presso il Comitato Tecnico Regionale, alle cui competenze il Ministero ha demandato alcuni aspetti». Il dettaglio delle risposte sarà condiviso al tavolo istituzionale di Coordinamento lunedì 14 a Lodi e sarà poi presentato mercoledì 16 in assemblea pubblica a Cornegliano.

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